Le Onlus devono affidarsi esclusivamente ai farmacisti per la distribuzione dei farmaci

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In commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, il capogruppo dell’Italia dei Valori Antonio Palagiano, ha presentato un emendamento alla proposta di legge sulla modifica delle norme in materia di raccolta e donazione di farmaci da parte delle Onlus. La particolarità dell’emendamento risiede nel fatto che all’interno si specifica che nella dispensazione di questi farmaci devono essere coinvolti esclusivamente farmacisti. Nell’attuale formulazione della proposta di legge in materia di medicinali inutilizzati o scaduti, è previsto che i medicinali con obbligo di ricetta medica possano essere distribuiti dalle Onlus attraverso personale sanitario nel rispetto della normativa vigente. Antonio Palagiano a questa formulazione ha risposto polemicamente: “Cosa significa? Che devono fare? Assumere infermieri, medici, o figure professionali non meglio identificate? Con questa formulazione del testo si sottovaluta implicitamente proprio l’attività professionale dei farmacisti, che sono professionalmente i soggetti qualificati a distribuire correttamente i farmaci a chi ne ha bisogno”. L’idea è quella di introdurre il concetto che nella distribuzione dei farmaci raccolti dalle Onlus devono essere coinvolti esclusivamente farmacisti idonei alla professione; sia per la distribuzione dei farmaci che necessitano di prescrizione medica sia per quelli senza.
La variazione sarebbe cambiare il comma 2 dell’articolo 2 da:

2. I medicinali soggetti a obbligo di
prescrizione medica possono essere distribuiti o dispensati ai soggetti indigenti o
bisognosi esclusivamente dalle ONLUS di
cui al comma 1 ovvero dagli enti assistenziali che operano a livello locale per
dispensare il farmaco a condizione che dispongano di personale sanitario nel rispetto della normativa vigente.

a:

2.  I medicinali possono essere distribuiti o dispensati ai soggetti indigenti o bisognosi esclusivamente dalle ONLUS di cui al comma 1 ovvero dagli enti assistenziali che operano a livello locale per dispensare il farmaco, unicamente avvalendosi dell’opera e sotto la supervisione di un laureato in farmacia abilitato all’esercizio della professione e iscritto al relativo ordine, che è responsabile del controllo della corrispondenza tra i farmaci distribuiti e le esigenze terapeutiche dei destinatari, e del controllo delle eventuali ricette mediche in caso di distribuzione di farmaci vendibili solo dietro presentazione di ricetta medica.

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