Una questione di peso

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Una vera e propria ossessione del nostro tempo: essere in forma smagliante. Non è certamente una cattiva abitudine, tenersi in forma e mantenere il proprio peso sotto controllo, ed anzi è infinitamente salutare, ma la risposta dei cittadini e fin troppo energica. Questo potrebbe diventare preoccupante. Per fortuna nelle farmacie si trovano sempre ottimi rimedi, controllati, e iniziative degne di attenzione. Un grande successo è stato conseguito, ad esempio, proprio in questi giorni, dal progetto “Bilancia il tuo peso, misura la tua salute”, promosso da Apoteca Natura, che ospita circa 500 farmacie. Le parole di Lanfranco Galimberti, farmacista che appartiene al circuito Apoteca natura, sono piene di entusiasmo: ”Un successo che ci portera’ a fine campagna, il 31 maggio, a coinvolgere moltissime persone contribuendo alla prevenzione e alla salute pubblica. Un modo concreto per affrontare un problema che nel nostro Paese sta diventando una vera e propria emergenza: il 36% delle persone ha problemi di peso, piu’ gli uomini (45,6%) rispetto alle donne (28,1%)”. Dalla Simg si fa sentire Giuseppe Ventriglia: ”Questa campagna, pensata e realizzata insieme ai farmacisti e’ un valido strumento per i cittadini che vogliono ritrovare la giusta forma e che devono rendersi conto di quanto sono pericolosi per la propria salute sovrappeso e stili di vita scorretti. Siamo soddisfatti della larga partecipazione registrata con questa iniziativa”. In realtà il problema della gestione del proprio peso sta diventando un problema concreto e piuttosto urgente: il 36 per cento delle persone ha problemi di peso, il numero dei supergrassi negli ultimi anni è aumentato di un quarto, e sono arrivati a 6 milioni di casi. Non bisogna mai dimenticare che i chili in eccesso sono responsabili, dell’80% dei casi di diabete 2, del 55% dei casi di ipertensione, e del 35% di ictus e cardiopatie. E’ un vero e proprio allarme che però va gestito con professionalità, poichè al di fuori della farmacia, senza il consulto di un dietologo preparato, le insidie sono molte. L’attenzione non è mai troppa per questa materia: le metodologie e, sopratutto, ai farmaci per il controllo del peso, vanno gestiti con molta attenzione. Solo pochi giorni fa sono stati arrestati dalla procura di Salerno cinque medici che facevano parte di un “giro” in cui è coinvolto anche Enzo Angeloni, già a processo per omicidio colposo. I medici prescrivevano, tra le altre, fendimetrazina, vietata dal 2000, a pazienti anche già sottopeso ma ossesionati dalla forma fisica. Peso sotto controllo, ma con le dovute garanzie.

Rettifica del 02/10/2012

“Il Dr. Angeloni è stato raggiunto in data 10 maggio 2012 da un’ordinanza cautelare interdittiva emessa dal Gup del Tribunale di Salerno per un suo presunto coinvolgimento nell’inchiesta relativa ad illecite prescrizioni di fendimetrazina.

Il Tribunale della Libertà di Salerno, cui ha perciò fatto ricorso il Dr. Angeloni, ha annullato il provvedimento interdittivo indicato acclarando che allo stato non ci sono elementi per attribuire allo stesso la falsità di alcuno dei piani generali di trattamento in contestazione, ben potendo, tale falsità, essere ricondotta ad “operazioni di composizione mediante l’utilizzo della fotocopiatrice”; operazioni che chiunque avrebbe potuto porre in essere all’insaputa del Dr. Angeloni tenuto conto che detti piani sono presenti nel fascicolo del PM solo in semplice fotocopia. Come riconosciuto dallo stesso Tribunale della Libertà, il Dr. Angeloni ha sempre disconosciuto i piani terapeutici incriminati sia nell’interrogatorio di garanzia sia nelle dichiarazioni spontanee rese all’udienza del 18 giugno 2012. Per tali ragioni lo stesso medico ha chiesto che venisse disposta una perizia per poter definitivamente affermare la sua totale estraneità all’intera vicenda. Ad oggi nessun accertamento è stato ancora svolto in tal senso. Per queste ragioni il Tribunale della Libertà ha annullato l’ordinanza interdittiva emessa in danno del Dr. Angeloni riconoscendo fondate le censure dallo stesso mosse. La Procura della Repubblica, dal canto suo, non ha impugnato tale favorevole esito”.

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