Sono un farmacista napoletano, titolare (o meglio ‘ex’) di una farmacia con sede a Scampia-Secondigliano. La farmacia ricade nella zona di pertinenza della ‘famigerata’ Asl Na1, nota per i suoi costanti annosi ritardi nei pagamenti delle competenze alle farmacie.
Come il 90% (o più) delle farmacie napoletane, per far fronte ai pagamenti ai grossisti, abbiamo dovuto far ricorso alle ‘anticipazioni distinte’ con Credifarma. Gli interessi pagati a quest’ultima più gli interessi ai grossisti superano gli 800.000,00 euro negli ultimi 15 anni, a fronte di pochi spiccioli recuperati con atti ingiuntivi dalla Asl Na1.
Negli ultimi tempi, con oltre un anno di ritardo nei pagamenti, Credifarma non ci ha più anticipato notule e non abbiamo più potuto far fronte ai pagamenti.
Come sapete, i titolari di farmacia, grazie ad una scellerata legge, non possono attivare decreti ingiuntivi contro le Asl fino al 31.12.2012 e questo già dal 01.01.2011, due anni. Ma non c’è alcuna legge che lo impedisca ai fornitori o all’Equitalia! E i fornitori hanno preteso e ottenuto il pagamento di interessi ad un tasso (>11%) superiore all’utile medio della famacia!
Ebbene si! Ma non finisce qui. Sui soldi che la Regione Campania non versa ai farmacisti, e che impedisce possano essere pignorati, lo Stato pretende il pagamento delle tasse! Non potendo, chiaramente, pagare il fisco l’Equitalia aziona i pignoramenti nei confronti dei farmacisti con interessi e sanzioni pazzeschi!
Un anno e mezzo fa abbiamo dovuto licenziare i nostri 4 dipendenti e due mesi fa ci hanno dichiarati falliti per insolvenza …ed i ‘crediti’ (tasse) ‘vantati’ dallo Stato (sanzioni ed interessi compresi) risultano essere crediti privilegiati da pagare ancor prima dei dipendenti. Grottesco eh?!?
Essendo una snc ci hanno pignorato tutto, auto, mobili e l’unica casa di famiglia di nostro possesso. Siamo tra i ‘candidati’ al suicidio!
Ecco come agisce lo stato italiano (volutamente minuscolo questa volta) tanto difeso dal ‘presidente’ Napolitano. Si commuovessero di meno lui e la Fornero, e scendessero dai loro scranni a vedere cosa succede quaggiù per colpa dei ladri che hanno lassù.
dott. Giorgio Basile Giannini
ex Farmacista titolare Napoletano
siamo sottoposti ad un lento ed inesorabile nonkè doloroso stillicidio….
giorgio..i
Cio’ che scrive il dottor Basile e la sua disavventura da rarita’ sta diventando cosa diffusa. E’ su questi casi che bisogna far leva, sono questi i casi che devono essere portati a conoscenza della pubblica opinione, le farmacie soffocano in quanto gli oneri passivi superano di gran lunga in percentuale la redditivita’ delle stesse.
Si trovi il modo insieme, invece di pensare a chissa’ quale futuro per la farmacia o a che servizi propinare ad intervenire congiuntamente ed attraverso un’ azione di massa ed esortare con codesti casi l’ autorita’ governativa a porre fine allo scempio che la farmacia italiana vada al macero trafitta due volte dalla pubblica autorita’ : prima con i ritardi assurdi nei pagamenti e poi con una normativa capestro. Mi pare ovvio che si debba fare una sorta di censimento delle situazioni come quella del dottore e portare il tutto sul tavolo di chi rappresenta e comanda. E’ urgente, inderogabile e prioritario.
Dr. M.F Mascheroni.
Povera Italia!!!
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