Dal 21 Maggio al 15 Giugno, l’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF), la Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE), la Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), e la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), promuoveranno su tutto il territorio nazionale la campagna “Epatite B: usa la testa, fai il test”. Le città prescelte per fare il test gratuitamente, nel periodo della campagna, sono: Pisa, Reggio Emilia, Milano, Bergamo, Brescia, Padova, Torino, Roma, Firenze, Napoli, Bari, Foggia, Cagliari, Messina e Palermo. Per usufruire del test gratuito è sufficiente prenotarsi al numero verde 800.027.325, oppure on-line al sito www.epatiteb2912.it. Durante la campagna sarà distribuito materiale informativo in sei lingue, per sensibilizzare i cittadini e informarli sui comportamenti a rischio e sulle modalità di contagio. L’infezione è in gran parte asintomatica, per lunghi periodi e da segni soltanto quando ci sono danni epatici già gravi. Gianfranco Delle Fave, professore ordinario di Gastroenterologia dell’Ospedale Sant’Andrea ha spiegato: “Quando si produce la diagnosi di HBV l’infezione è già cronicizzata, cioè la malattia è già avanzata e si sono già determinati dei danni: la gran parte dei soggetti con infezione cronica da epatite B non presenta alcun sintomo, tuttavia sono perfettamente in grado di trasmettere la malattia”. Questa infezione in Italia affligge già oltre settecentomila persone. Nell’80 per cento dei casi l’infezione si risolve all’interno dell’organismo, spontaneamente, ma il 20 per cento rimanente dei casi evolve in una forma cronica molto pericolosa che degenera spesso in cirrosi ed epatocarcinoma. Il virus dell’epatite B si può diagnosticare attraverso un semplice esame del sangue: bisogna ricercare il cosidetto antigene “Australia”, un “marcatore” dell’infezione. La conoscenza, unita ai test e all’opera di vaccinazione permetteranno di arginare questo contagio, che diventa sempre più preoccupante.