Ma questo decreto “Cresci Italia”, ed in particolare l’oramai leggendario articolo 11, è possibile che non abbia soddisfatto nessuno? In realtà qualcuno che lo ha apprezzato, seppure con qualche distinguo, c’è e non si nasconde. Conasfa, Coordinamento nazionale delle associazioni dei farmacisti non titolari, ha fatto pervenire ai media alcune riflessioni: “La cancellazione del limite di età per la partecipazione associata andrebbe incontro alle richieste della maggior parte dei colleghi, ed eviterebbe una serie di ricorsi che rischierebbero di rallentare se non di bloccare per anni l’assegnazione delle sedi farmaceutiche in quanto, a giudizio di molti, tale norma sarebbe in contrasto con l’Art. 3 della Costituzione Italiana. Solo introducendo gli esami ed eliminando le discriminazioni delle maggiorazioni le sedi verrebbero assegnate in tempi brevi ed a colleghi che indipendentemente dall’età dimostrassero di avere una preparazione adeguata a garantire la tutela della salute pubblica. Un concorso effettuato solo per titoli e con le maggiorazioni potrebbe favorire colleghi poco aggiornati, sia pur in possesso dei requisiti burocratici di legge, pertanto il concorso si ridurrebbe ad un semplice trasferimento di questi colleghi in sedi con un maggior bacino di utenza secondo logiche che nulla hanno a che vedere con la meritocrazia, ma che somigliano più a retaggi di vecchie concezioni politiche”. Conasfa, tra l’altro, rivendica con orgoglio d’esser stato il promotore della petizione “per l’Equità”, che è al momento al vaglio della Commissione Affari Sociali della Camera. Per chi fosse interessato, mettiamo a disposizione la petizione qui.