Questo è un video che potrebbe lasciar perplesso qualcuno, rapito ed estasiato qualcun altro e, senza dubbio, ci sarà certo chi lo trovi semplicemente di poco interesse e molto lungo. E’ forse interessante sapere che la dottoressa Teresa Leonetti, che nel video ci spiega il procedimento che applica con tanta precisione è stata messa ai domiciliari assieme a tre suoi colleghi. L’accusa, è bene specificare onde evitare di gettar fango sulle persone prima di un giudizio di un tribunale, è quella di aver prescritto farmaci, per curare tumori al seno, ma anche per altre gravi malattie, alle stesse donne che poche settimane dopo si sottoponevano alla fecondazione assistita. Il sistema sembra ben studiato: i farmaci prescritti a donne assolutamente sane, venivano pagati dal Sistema Sanitario Nazionale e andavano così a creare un ricavo che permettava ai quattro di offrire fecondazioni assistite a prezzi estremamente bassi. L’accusa dei Nas è truffa aggravata ai danni dello Stato e diverse ipotesi di falso materiale e falso ideologico. I quattro, due donne e due uomini, sono, o meglio erano, in servizio presso i centri per la cura dell’infertilità San Luca di Bari Pro Andros di Barletta; uno dei quattro è in servizio anche al Policlinico di Bari. Il sistema, che si basava su diagnosi, per fortuna delle pazienti, assolutamente false, generava dei rimborsi da 200.000 euro. Come se non bastasse, i medici, secondo gli inquirenti, addebitavano anche il costo del farmaco alla paziente. L’iter era questo: i medici-ginecologi rilasciavano falsi certificati di diagnosi di gravi malattie a donne sane che in realtà volevano soltanto diventare mamme. Le donne poi venivano inviate nei centri di Pma privati, e qui cominciavano ad assumere i costosi farmaci che venivano pagati direttamente o indirettamente nel pacchetto che le donne compravano. Tutto a carico del SSN. Incredibile.
“Diabolici Ottusi” all’opera…