Il Ministro che da grande vuol fare l’americano

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Il Ministro della Salute Renato Balduzzi, al termine del convegno dedicato alla “Sanità elettronica” ha esaltato le qualità dell’E-health ed ha investito queste nuove tecnologie di speranze e di capacità tali da poter essere fondamentali nella “ridefinizione dell’intramoenia e del copayment”. Dopo questa importante investitura, che ha dato anche una direzione alla quale guardare a tutti gli esperti del settore, il Ministro, dimenticandosi di essere il punto di riferimento per tutto il “ramo salute” del paese, si è lasciato andare a dichiarazioni quasi adolescenziali sull’incontro internazionale di Copenaghen. “Se non fossi stato lì, non ci avrei creduto”, così ha concluso il Ministro della Salute. Il riferimento è ad un episodio, che vero o fasullo che sia, ha lo spessore di una commedia all’italiana (con tutto il rispetto per questo genere cinematografico straordinario), che non di un report di un Ministro che torna da un convegno internazionale sulla salute pubblica. Secondo Balduzzi, l’amministrazione degli Stati Uniti avrebbe chiesto consigli ai rappresentanti del Governo italiano in materia di sanità elettronica, in particolare per quanto riguarda il fascicolo sanitario elettronico. Ci auguriamo che i nostri rappresentanti non siano svenuti come delle groupies. Il fatto che ci si sorprenda tanto perchè sulla scena internazionale si viene presi seriamente, dimostra chiaramente lo spessore che abbiamo nei convegni e quanto siamo rassegnati a questo ruolo da spalla comica che oramai da anni interpretiamo sullo scenario internazionale. Dopo essersi ripreso dallo shock di esser considerato un pari dai rappresentanti statunitensi, il Ministro ha dichiarato a proposito delle nuove tecnologie che sembrano essere una vera e propria rivoluzione al sistema italiano: “L’esperienza già sviluppata in sanità è di grande utilità per l’intera Agenda digitale del Governo, poiché l’e-health è ormai una realtà consolidata, che comprende Cup, ricetta elettronica, certificazioni on line, digitalizzazione dei referti, fascicolo sanitario elettronico e tessera sanitaria. Ci sono molti aspetti della sanità che oggi sarebbe inimmaginabile gestire senza gli strumenti della sanità elettronica, come la domiciliarità o anche quel processo di empowerment dei cittadini che riduce l’asimmetria informativa”. Speriamo che le nuove tecnologie ci permettano di maturare in tutti i sensi.

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