Allora, vediamo un po di spiegare come vengono dispensati i farmaci nelle Farmacie tedesche. Intanto anche quì esistono i farmaci da banco che possono essere acquistati senza la necessità di ricetta medica, ma devono essere dispensati solo dai farmacisti o PTA (assistenti farmacisti abilitati a dispensare farmaci). Poi esistono i farmaci soggetti a prescrizione medica, da sottolineare che il sistema è molto rigido e non esiste che un farmaco soggetto a prescrizione medica venga dato senza. I farmaci con ricetta bianca sono a totale carico del cittadino, il quale riceve una ricetta di colore azzurrino con schema ministeriale. Ormai sono queste la ricette “che noi definiamo bianche” che i medici dovono possedere per emettere un prescrizione di un farmaco a pagamento. Le ricette rimborsabili invece, hanno lo stesso schema di quella “bianche” ma di colore rosso.
Ogni cittadino è obbligato ad avere un’assicurazione sanitaria. Ne esistono diverse tra quelle convenzionate con lo stato che sono obbligatorie. Poi ne esistono altre che sono totalmente private, il che significa che un cittadino con questo tipo di assicurazione pagherà per intero il farmaco ed invierà, con copia della ricetta, lo scontrino e gli verrà rimborsato l’importo dovuto sottratto da eventuale ticket. Si capisce bene che quì sono le assicurazioni che fanno da padrone, ma il sistema funziona anche perchè non esistono quasi disoccupati quindi ognuno di noi ha un’assicurazione.
La cose assurda, rispetto a ciò che si vede in italia, è che qualsiasi professionista che opera nella sanità può ottenere la convenzione con le ricette, anche un fisioterapista. Dipenderà da lui attirare la gente perchè anche questo è libero mercato. Domanda-offerta, in qualsiasi settore. Non esistono restrizioni, settori a numeri chiusi come Tabacchini e appunto Farmacie. Tutto è libero. Bisogna avere naturalmente i requisiti per svolgere tale professione, che sia Farmacista, Dentista ecc….!!!
Io non so se quello che racconto possa arrivare a chi di dovere. Ma è questa la verità. Ho sentito tante di quelle falsità raccontate dai rappresentanti di categoria (Federfarma) che mi hanno spinto a scrivere come stanno veramente le cose. Come si fa a dire che il sistema Farmacia Italiano sia il migliore al mondo? Ma questa gente è mai stata in una Farmacia tedesca? Hanno mai visto un laboratorio, un ufficio, le forniture, gli automatismi ed i sistemi informatici che hanno quì? E pensate che alcuni farmaci che si trovano facilmente in Italia quì i tedeschi non li hanno? Ma pensate veramente questo? La verità è che tanti farmaci in Italia vengono dispensati anche senza ricetta e che magari qualcuno, in un giorno di vacanza trovatosi a Berlino, ha chiesto un Lexotan che non gli è stato dato ed è venuto a raccontare che quel tipo di farmaco in Germania non esiste. Fesserie!!! Vi ricordo che a Leverkusen c’è una delle case madri della Farmaceutica, la patria dell’Aspirina, la Bayer!!
Io, come tanti altri professionisti, sono uno di quelli che è stato costretto a partire e che forse non tornerà mai più. Mi vien da dire…..mandato via dal proprio Paese.
Appello: siamo Farmacisti come lo sono anche i titolari, vogliamo anche noi la libertà di esercitare, anche nel nostro paese da cui proveniamo, liberamente la nostra professione!!
Farmacista in Germania
Rubrica a cura
del Dott. Michele Tropea
Chissà perchè il giardino degli altri è sempre più bello, anche se il nostro è splendido……….
In Italia la Mafia è dovunque e assume nomi differenti.
Come chiamereste altrimenti qualcuno in grado di far modificare un decreto legge già firmato da Napolitano alle 4 di notte?
perchè costretto a partire ?!
Vorrei sapere qual’e lo sconto medio sui farmaci, se lo stato e’ regolare nei pagamenti, se ci sono trattenute sulla dcr come in Italia. Mi risulta che anche gli omeopatici siano in convenzione o no? Vorrei sapere se il loro sistema sanitario ha dei buchi neri come il nostro , se i farmacisti tedeschi hanno la possibilità di avere il medico in farmacia, se fanno sconti sui farmaci, se hanno costi del personale paragonabili ai nostri. E non parlo di semplici stipendi ma di tutti i costi aggiuntivi che girano intorno alle buste paga. Vorrei sapere se i farmacisti tedeschi hanno agevolazioni fiscali se possono trasmettere la licenza di padre in figlio e che tipo di limitazioni di distanza o di pianta organica hanno. Non basta dire che tutti hanno la convenzione e non sarei molto felice da farmacista se anche i fisioterapisti potessero spedire ricette ( ho capito male?) . Nel nostro caso la convenzione per ora non viene allargata perché ciò comporterebbe un aumento dei consumi a carico della regione e questo la regione non se lo può permettere. Ma quando arriverà Bersani la prima cosa che farà sarà quella di darla alle Coop. E tutti i farmacisti non titolari saranno felicissimi vero???
questo è l’ennesimo esempio di come vengono trattati in italia i farmacisti non titolari,figli di un dio minore
il collega tedesco ci conferma ulteriormente che federfarma non fa altro che raccontarci solenni minchiate!
Francamente non capisco il finale della lettera. Anche in Germania se non hai un bel po’ di soldi la farmacia non la apri, a causa delle caratteristiche che deve avere. Stando a quanto hanno riferito colleghi su un Forum che hanno verificato con Google, le farmacie tedesche sono molto meno capillari che in Italia, avendo bisogno di un bacino più ampio di utenti.
Aggiungerei poi che sebbene o non sappia quale sia il miglior sistema farmacia, non credo che possa dipendere dal livello di meccanizzazione e di informatizzazione.
Ah, i numeri chiusi in Germania esistono: all’università.
Magari senza apostrofo leggiamo questo articolo con più interesse!!!!
mi risulta che ci sia il vincolo di distanza di 500 metri.
Un paio di dubbi…..In Germania c’ è il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Farmacia? E da quanti anni? In Europa per i cittadini comunitari esiste la libera circolazione per i titoli di studio e le professioni….se sono rose e fiori, tutti in Germania ad aprir farmacie….. :-))))
Da domani corro a studiare il tedesco, consegno le chiavi della farmacia alla ASL e scappo in Germania!!!!
è evidente che spesso e volentieri questo sito lancia provocazioni e mette zizzania con articoli di dubbio spessore, questo è un chiaro esempio di come lavorano i “giornalisti” e visto che i dipendenti sono piu numerosi dei titolari è chiaro a chi un sito che ovviamente campa di numero strizzi l’occhio. detto questo vorrei sottolineare come le leggi in italia siano giurassicamente in dietro rispetto a quelle tedesche, basti pensare alla galenica. il nostro sistema è vecchio ma abbastanza efficace, non è giusto magari il numero chiuso da un punto di vista filosofico ma è su questo che si basa il nostro vecchio sistema e la farmacia resta l’unico settore della sanità che funziona.credo che se non esistessero trattenute e tasse terribili un dipendente prenderebbe tranquillamente 3500€ e avrebbe ben poco da lamentarsi visto che si fanno 8 ore di un lavoro non esageratamente duro e senza le responsabilità del titolare. non è giusto paragonare uno stato avanzato alla nostra ridicola italietta di ladri e invidiosi, ricordo che gran parte delle farmacie tedesche fanno parte di multinazionali ( io col ca–o che lavorerei x il capitale anonimo e basta fare disinformazione con queste cazzate che la puoi aprire una farmacia felice con 10€ e ti dicono grazie). se si vuole liberalizzare occorre una legge che protegga il farmacista dalle multinazionali ( e che vi piaccia o no il numero chiuso lo fa benissimo) e soprattutto serve minor peso dello stato sul fatturato che ha un margine ridicolo rispetto a tutti gli altri settori. facciamo girare milioni x guadagnare bene ma 2 lire rispetto aziende che hanno un fatturato analogo.
Poverini questi titolari, sono costretti a mobilitare capitali enormi dell’ordine di 1 -2 – 3 milioni di euro per intascare dai 100 ai 300000 euro netti l’anno…. che vitaccia….
Ma si soffermano mai a pensare ai sacrifici che devono fare i propri sottoposti e parimente titolati dipendenti per arrivare a fine mese pur essendo loro la forza lavoro della farmacia?
Per chi non ha capito il finale:il finale non esiste,sopratutto per noi italiani,(ma si badi molto bene:NON HA NESSUNA IMPORTANZA QUELLO CHE SI AFFERMA SOPRA,POTREBBE ESSERE VERO,VERO IN PARTE OPPURE ANCHE DEL TUTTO FALSO,perchè quello che conta e che nessuno lo vuol capire (sono almeno 30 anni che non ce ne siamo mai accorti per convenienza perciò ora è giusto pure pedalare senza troppe lamentele chè potrebbero disturbare chi invece ci ha pensato in tempo,la Germania per l’appunto che esiste una morale (della favola) ed esiste un’etica (non quella professionale…………etica “mentale”,etica “generale”,etIca del”modus vivendi”,ETICA.Molti di noi,per non dire tutti, a scuola non ce la hanno insegnata,forse perché nemmeno chi avrebbe dovuto non ne era al corrente………….questi sono i risultati che solo adesso iniziamo a pagare tutti indistintamente!
Ciao Ragazzi
per acquistare o aprire una Farmacia in Germania, è necessario essere farmacisti?
Inoltre, se il titolare è un farmacista, succede come in italia che il titolare deve fare solo il titolare e non può svolgere nessun altro lavoro?
Per intenderci: potrei essere titolare di una farmacia, e quindi stipendiare altri farmacisti che vi lavorano all’interno; ma fare come lavoro principale ad esempio il ricercatore in università?
Grazie