Grecia: Protestano i farmacisti, scaffali vuoti se lo stato non paga i suoi debiti

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Ritiro di tutti i medicinali dagli scaffali se lo Stato non pagherà i milioni di euro di debito che il servizio sanitario nazionale ha con farmacisti e produttori. È la minaccia lanciata dall’Associazione nazionale farmacisti al termine di una giornata di scioperonazionale, che ieri ha portato alla chiusura di tutte le Farmacie del paese. Nella protesta di ieri il settore farmaceutico non solo ha criticato le misure di austerità e i tagli introdotti dal governo per tentare di contrastare la crisi del debito nazionale e accontentare le richieste dei partner internazionali (Europa e Fondo monetario internazionale in testa), ma ha anche puntato il dito contro l’insolvenza dello Stato.

Farmacisti e industrie farmaceutiche hanno denunciato ieri come le ormai esauste casse dei programmi sociali pubblici hanno costretto per mesi il settore ad accumulare conti e crediti non pagati nei confronti delle istituzioni pubbliche. Secondo il sindacato di categoria, l’Organismo nazionale per la Sanità greco, ha contratto debiti per oltre 250 milioni di euro solo per quanto riguarda le prescrizioni mediche emesse in Marzo.

I Farmacisti hanno sottolineato che loro devono lo stesso ammontare di denaro alle aziende produttrici, le quali nel corso dell’ultimo anno hanno aumentato la pressione sulle Farmacie per riscuotere i pagamenti, ritardando o bloccando del tutto la fornitura di medicinali, da semplici analgesici a più importanti medicinali salvavita.

I farmacisti denunciano che i dispensari greci hanno registrato una carenza di circa 200 medicinali negli ultimi mesi.

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