La commissione regionale Aids, in una riunione a Genova ha fatto una dichiarazione molto forte: “E’ sconsigliato l’uso di farmaci antiretrovirali in soggetti sani per la prevenzione dell’infenzione da Hiv”. Questa notizia, ha un po’ lasciato perplessi, sopratutto quelli che hanno gioito nel leggere della prossima commercializzazione del farmaco “Truvada”, che già sta emozionando ed interessando mezzo mondo. Ma la commissione, nella riunione convocata a seguito di notizie inerenti a “Truvada” ed in genere all’utilizzo di antiretrovirali come farmaci preventivi per l’infenzione da Hiv, si è detta assolutamente contraria a questa pratica; poichè i pazienti potrebbero avere, in alcuni casi, effetti tossici: un rischio non accettabile. La commissione ha spiegato: “Gli antiretrovirali come il tenofovir e l’emtricitabina hanno dimostrato la capacità di prevenire il contagio solo in una percentuale tra il 40 e il 70% dei soggetti. La terapia preventiva anti-HIV non protegge da tutte le altre infezioni a trasmissione sessuale e l’uso prolungato di antiretrovirali può favorire resistenze farmacologiche, determinando una ridotta potenza dei farmaci che sono fondamentali nella terapia”.