Farmindustria pubblicando i dati sui ritardi di pagamento, ha espresso il suo apprezzamento per il tentativo del Governo per trovare soluzioni alle problematiche inerenti al ritardo nei pagamenti delle Asl. Detto questo, l’associazione delle imprese del farmaco ha contestato duramente la decisione di escludere le Regioni in piano di rientro dall’obbligo di certificazione dei debiti. Una posizione molto trasparente quella di Farmindustria che da una parte incoraggia ed apprezza la volontà di risolvere un problema di portata enorme, dall’altra, però, contesta l’efficacia dei mezzi e dei sistemi che il Governo intende utilizzare. Non serve un mago dell’interpretazione dei numeri per notare che proprio in quelle Regioni che, nel progetto del Governo, verrebbero escluse si accumula il 60% del debito che lo Stato ha con le imprese fornitrici. 4 miliardi di credito. Non bazzecole. I numeri di Farmindustria non lasciano scampo: la media di pagamento è arrivata a 251 giorni. Ma a far paura sono i dati proprio di quelle Regioni che si vorrebero escludere: Calabria 740 giorni di ritardo, Molise 673, Campania 390. I grafici resi pubblici da Farmindustria sono consultabili in questo allegato.