Federfarma e le farmacie on-line


Federfarma, approfittando del convegno genovese “Farmaci on-line, opportunità o rischi?”, dice finalmente la sua sulle farmacie on-line. I dati non sono incoraggianti: sulle oltre 40 mila farmacie in rete solo sei su mille sono in regola con le normative sul commercio. Gioacchino Nicolosi vice presidente nazionale di Federfarma spiega: “Comprare medicinali in rete può causare problemi di salute perché non c’é alcun controllo lungo tutta la filiera. Si rischia così di ingerire un medicinale scadente, con molecole contaminate. Per questo vogliamo informare gli utenti e anche i più giovani, facendo campagne di sensibilizzazione nelle scuole”. Nel convegno si è parlato di casi shock legati al mercato dei farmaci in rete: viagra impastato all’interno delle impastatrici usate tipicamente dai muratori, farmaci trasportati infischiandosene bellamente delle norme sanitarie, antidolorofici realizzati senza principi attivi… “Dopo la morte della donna di Barletta è doveroso fare capire che si corre un rischio enorme a comprare farmaci non controllati. L’acquisto in rete spesso può essere solo una truffa, ma il pericolo più grande è quello di rischiare la salute”. Queste le parole di Giuseppe Castello, presidente Federfarma Genova. La “donna di Barletta”, era Teresa Sunna, 28 anni. Una tragedia immane. Morta per aver assunto una dose letale di nitrito di sodio contenuto in un farmaco “taroccato”, acquistato on-line.

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0 risposte a “Federfarma e le farmacie on-line”

  1. Federfarma fa riferimento alla situazione mondiale, mentre le poche farmacie online italiane lavorano legalmente, ma ignorate dalla stessa federazione di cui fanno parte. Il sindacato dovrebbe prendere atto della realtà dell’ecommerce, invece di snobbarlo: che piaccia o no, esiste, e non bisogna lasciar soli i consumatori/pazienti che vi si rivolgono.

  2. Non si dimentichi però che nel caso della donna di Barletta il prodotto, non farmaco, fu acquistato da un medico e non dalla persona che ne subì il danno. L’aspetto non è irrilevante in quanto ci dice che alcuni possono essere allettati dai facili guadagni e non dal risparmio. Le indagini ed i controlli dovrebbero avere una cadenza ordinaria e non solo straordinaria. A Babbo morto, come si dice.

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