Le farmacie bellunesi rischiano di chiudere

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«Presidiamo il territorio giorno e notte, siamo sempre a fianco dei cittadini, eppure questo ruolo non viene riconosciuto: continua un’erosione di fette di mercato che sta mettendo in difficoltà molti farmacisti, specialmente in montagna». Il grido d’allarme è lanciato da Roberto Grubissa, presidente di Federfarma Belluno, l’associazione dei titolari di farmacie bellunesi. «Complici di questa erosione», continua, «sono governo e Regione Veneto, da un lato consentendo la vendita di molti farmaci in punti vendita di altra natura, dall’altro cercando di gestire internamente alle strutture sanitarie un’attività, quella di dispensare farmaci, che i farmacisti hanno dimostrato di saper fare molto meglio e con costi vantaggiosi per tutto il sistema sanitario».

A proposito di costi, dati raccolti da Federfarma Belluno dicono che i primi quattro mesi del 2012, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, hanno registrato per la provincia di Belluno un calo del 10% nella spesa farmaceutica. Il decremento più evidente si è registrato ad aprile nell’Usl 1, con un -13,7%. Il risparmio lordo per il sistema sanitario è di quasi un milione e mezzo di euro. «Il vantaggio per le casse regionali è merito soprattutto dell’impegno dei farmacisti sul fronte dei farmaci equivalenti», dice ancora il presidente dell’associazione bellunese. «I dati dimostrano che la farmacia garantisce un controllo della spesa pubblica precisa e in tempo reale: da noi c’è trasparenza, siamo l’unico pezzo del sistema sul quale non serve una spendig review».

Da Federmarma si sottolinea però anche che la contrazione della spesa si traduce in cali nei bilanci delle farmacie: «La situazione attuale pone dubbi sulla sostenibilità della rete farmaceutica sul territorio bellunese. Le vecchie farmacie perdono reddito e rischiano la chiusura», afferma Grubissa, «in questo quadro di difficoltà per tutti, farmacisti, ospedali e cittadini, a chi giova l’apertura di nuove farmacie? Era questa la reale urgenza del sistema sanitario?»

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