Il fantasma greco

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Lo spettro che da tempo si agita in tutta Europa ha preso le perfette sembianze della Grecia. Questo paese, a cui tutti dobbiamo tutto, è stato spesso usato da paragone, in campo economico, per l’Italia. Il paragone non regge in nessuna maniera. Ma la Grecia fa paura. Non può essere paragonata all’Italia ma la paura di rimirarsi in uno specchio è tanta, e la paura, è risaputo, è assolutamente irrazionale. Il settore sanitario greco è già in bancarotta: lo Stato non riesce più a pagare ne medicine ne servizi. Il Servizio sanitario nazionale è completamente fallito. Il buco che lo Stato ha generato con un indebitamento verso i fornitori è di circa 44 miliardi di Euro. I farmacisti sono nel pieno del caos poichè l’istituto nazionale della previdenza sociale, Eopyy, ha un debito con le farmacie di circa 250 milioni di Euro, maturato in Marzo. Ed una cifra simile, sarebbe dovuta ai farmacisti, sempre da Eopyy, per medicinali venduti a credito nel 2011 ai loro clienti assicurati con fondi di previdenza sociale. La situazione è disastrosa. Le grandi multinazionali della medicina si stanno organizzando per creare forniture d’emergenza per la Grecia. Ovviamente, le multinazionali, pongono delle condizioni, tra cui: i farmaci devono essere destinati solo a pazienti greci, che stanno pagando le conseguenze della crisi. Non dobbiamo sentirci nella stessa situazione, ma il timore c’è. E’ palpabile. Calma e gesso. E’ il momento di lavorare sodo, badando all’essenziale. La paura non è mai una buona consigliera. Auguriamo agli amici greci di poter uscire da questa situazione in tempi brevi, invertendo la tendenza. Gli effetti di questo collasso rimarranno visibili per anni, ma l’inversione di tendenza è necessaria.

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