Sostituzione del socio direttore la Nota della Regione Piemonte

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la Regione Piemonte ha invitato le ASL a rinviare ogni provvedimento nei confronti dei direttori di farmacia ultrasessantacinquenni al momento in cui sarà conclusa l’evoluzione normativa in materia.

In riferimento alla questione in oggetto, si ritiene utile trasmettere la nota del 22 maggio 2012 con la quale la Regione Piemonte, prendendo atto della evoluzione normativa in materia e recependo le richieste di Federfarma Piemonte, ha invitato le ASL a rinviare ogni provvedimento nei confronti dei direttori di farmacia ultrasessantacinquenni (all. 1).La Regione Piemonte, a seguito della entrata in vigore della l. 27/2012 di conversione del d.l. 1/2012, che, come è noto, limita la possibilità di mantenere la direzione della farmacia al raggiungimento dell’età pensionabile, aveva richiesto alle ASL di invitare tutti i titolari interessati a nominare un direttore, concedendo un termine di 90 giorni per “evidenti ragioni di interesse pubblico alla continuità del servizio di assistenza farmaceutica sul territorio”.
Tuttavia, successivamente la Regione medesima ha rilevato che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di DDL “che intende superare alcuni dubbi interpretativi e di applicazione emersi in seguito all’approvazione della legge in oggetto citata e che, tra l’altro, esclude le farmacie rurali sussidiate dall’applicazione della nuova normativa ed inoltre differisce la sua applicazione al 1° gennaio 2015 per le altre farmacie” e che l’Enpaf ha avviato l’iter per l’innalzamento dell’età pensionabile.
Prendendo opportunamente atto di tale situazione, la Regione Piemonte ha invitato le ASL “a rinviare ogni provvedimento nei confronti dei direttori di farmacia ultrasessantacinquenni al momento in cui l’evoluzione della relativa disciplina risulti conclusa o, comunque, sino a nuova futura comunicazione da parte dello scrivente Assessorato”.
La decisione della Regione Piemonte appare senza dubbio equilibrata e prudente considerate la enorme problematicità della normativa in oggetto e, pertanto, si auspica che le altre Regioni e/o ASL, opportunamente poste a conoscenza da parte delle Organizzazioni in indirizzo della nota allegata, adottino analoghi provvedimenti.

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