Racca: “Il sistema farmacia rischia di non essere più sostenibile”

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Un nuovo orgoglio sembra animare i farmacisti italiani. Forte dei dati, già esposti in altri articoli, che mostravano come la spesa farmaceutica territoriale rappresenti una voce virtuosa nel panorama nazionale, Federfarma comincia a muovere le prime rivendicazioni. I dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco non lasciano dubbi: la spesa farmaceutica italiana è assolutamente al di sotto del tetto massimo previsto sul Fondo sanitario nazionale. Subodorando nuovi tagli alle porte, la dottoressa Annarosa Racca, Presidente di Federfarma, ha dichiarato: “La soluzione non può certo essere quella di comprimere il tetto di spesa farmaceutica territoriale, che rappresenta una voce virtuosa, per permettere l’aumento del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera. Il sistema così com’è rischia di diventare economicamente insostenibile sia per le Regioni sia per le farmacie. Per renderlo sostenibile – senza procedere a ulteriori tagli che sarebbero deleteri per l’efficienza del servizio farmaceutico – è necessario dare più spazio alla distribuzione in farmacia dei medicinali SSN e rivedere la remunerazione della farmacia stessa, con l’obiettivo di rendere conveniente l’erogazione nelle farmacie anche dei farmaci costosi.” La spesa farmaceutica ospedaliera ha creato nel 2011 un disavanzo di 1 miliardo e 230 milioni di Euro, e Racca, onde evitare ulteriori tagli, sottolinea l’esistenza di una parte “sana” del bilancio farmaceutico italiano, che non può essere ulteriormente colpita da politiche di “spending review”.
Bisogna ricordare che la spesa farmaceutica territoriale comprende tutti i farmaci SSN erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale, ma anche la spesa per farmaci acquistati dalle ASL stesse, e i farmaci acquistati dalle ASL e distribuiti dalle farmacie. Bisogna sottolineare come siano in calo oramai le spese dei farmaci SSN erogati dalle farmacie, e come il mercato dei farmaci a brevetto scaduto stia incidendo sulle casse delle farmacie. Ancora la dottoressa Racca, a questo proposito, ha dichiarato: “Se questo trend non verrà arginato il sistema farmacia rischia di non essere più sostenibile. La revisione del sistema di remunerazione della farmacia è urgentissimo, tanto più a fronte dell’apertura di 5.000 nuove farmacie, prevista dal decreto liberalizzazioni”.

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