Le parafarmacie e i farmacisti non titolari rivolgono ai Ministri Passera e Balduzzi una semplice domanda

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“Coordinamento parafarmacie, 5 giugno – Le parafarmacie e i farmacisti non titolari rivolgono ai Ministri Passera e Balduzzi una semplice domanda: ci fate sapere quando pensate di liberalizzare il sistema distributivo del farmaco, oggi monopolio della farmacia? E’ dall’insediamento del Governo Monti che ci sentiamo ripetere che il tema delle liberalizzazioni è centrale per stimolare la ripresa economica, imprenditoriale ed occupazionale nel Paese.

Prima avete cercato con il decreto Salva Italia di liberalizzare i farmaci di fascia C, vi siete dovuti accontentare di un delisting che il Ministro Balduzzi ha poi ridotto a rango di farsa, poi con il decreto Cresci Italia, cambio di rotta, non più liberalizzazione dei farmaci di fascia C, ma apertura di ben 7.000 farmacie, un numero cosi elevato, avete pensato, da assorbire anche la protesta dei titolari di parafarmacia. Con la riscrittura del decreto in Parlamento e con la successiva applicazione della legge, di fatto il numero di farmacie da aprire si è ridotto a meno di 2.000. Senza contare il recente ddl del Ministro Balduzzi, che oggi apprendiamo vorrebbe trasformare in decreto legge, con il quale rispondere alle richieste di Federfarma: su età pensionabile, apertura alle società agli over 40 e liberalizzare gli spostamenti di sede delle farmacie. Ci scusi Ministro Balduzzi, non è che forse si è dimenticato dei 4.176 titolari di parafarmacia? Sono due mesi che chiediamo, senza successo, alla sua segreteria di poter avere un incontro. Ci scusi Ministro, ci spiega come mai dopo aver incontrato Federfarma e GDO, non riesce a trovare qualche minuto per sentire anche le nostre ragioni? Ai Ministri Passera e Balduzzi, ricordiamo che oggi le parafarmacie nonostante la crisi, cosa unica nel Paese, continuano ad aumentare, mettendo in moto investimenti, lavoro nell’indotto e occupazione, segno inequivocabile che i farmacisti hanno un desiderio inarrestabile di cimentarsi con l’impresa, per esprimere compiutamente le proprie capacità, non solo quelle professionali. Vi ricordiamo, se mai lo aveste dimenticato, che il processo di liberalizzazione del settore farmaceutico è nato e sostenuto in questi anni, solo grazie alla caparbietà della parafarmacia e in particolare dei loro titolari farmacisti. Per questo riteniamo sia opportuno, ora, dopo l’inconsistenza delle leggi di dicembre e marzo, riaprire la partita e liberalizzare i farmaci di fascia C, come del resto prevedibile nel prossimo futuro a seguito delle sentenze dei TAR di Lombardia e Calabria, o pensate davvero che con il misero delisting la partita con la parafarmacia si possa considerare chiusa?”.

E’ quanto si legge da un comunicato stampa dell’ANPI (Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane).

1 COMMENT

  1. le parafarmacie non dovrebbero nemmeno esistere ma grazie ai nostri titolari presto lavoreremo solo nei supermercati sempre con stipendi da fame, chiaramente. evviva!!!!!!!!!!

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