ANPI: “Ci scusi Ministro Balduzzi, non è che forse si è dimenticato dei 4.176 titolari di parafarmacia?”

0
365

Mentre le acque si agitano da una parte e si calmano da un’altra, i farmacisti non titolari e i farmacisti di parafarmacia s’interrogano preoccupati sul loro futuro. L’Anpi, l’Associazione Nazionale delle Parafarmacie Italiane, in un comunicato, rivolge alcune domande ai Ministri Passera e Balduzzi, semplici domande che richiedono risposte chiare: “Ci fate sapere quando pensate di liberalizzare il sistema distributivo del farmaco, oggi monopolio della farmacia?” Già, perchè quella che sembrava essere una vittoria strepitosa di parafarmacie e farmacisti dipendenti, si è dimostrata, poi, nei fatti, una vittoria meno gloriosa di quel che si credeva, ed anzi, qualcuno mette in dubbio addirittura la vittoria stessa. La promessa liberalizzazione della fascia C, prima è diventata un semplice delisting, che si è scoperto poi comprendere molti farmaci desueti; si parlava poi dell’apertura di 7000 farmacie, numero che si è ridotto a meno di 2000… La delusione è tanta, e l’amarezza pure. Ma, arrivati a questo punto, comincia a serpeggaire anche il malcontento. “Ci scusi Ministro Balduzzi, non è che forse si è dimenticato dei 4.176 titolari di parafarmacia? Sono due mesi che chiediamo, senza successo, alla sua segreteria di poter avere un incontro. Ci scusi Ministro, ci spiega come mai dopo aver incontrato Federfarma e GDO, non riesce a trovare qualche minuto per sentire anche le nostre ragioni?”  Queste sono le domande che pone Anpi, e la tensione è palpabile. Nel comunicato arriva il momento in cui si rivendica il ruolo, ed il successo che le parafarmacie stanno ottenendo sul suolo italiano: “Ai Ministri Passera e Balduzzi, ricordiamo che oggi le parafarmacie nonostante la crisi, cosa unica nel Paese, continuano ad aumentare, mettendo in moto investimenti, lavoro nell’indotto e occupazione, segno inequivocabile che i farmacisti hanno un desiderio inarrestabile di cimentarsi con l’impresa, per esprimere compiutamente le proprie capacità, non solo quelle professionali. Vi ricordiamo, se mai lo aveste dimenticato, che il processo di liberalizzazione del settore farmaceutico è nato e sostenuto in questi anni, solo grazie alla caparbietà della parafarmacia e in particolare dei loro titolari farmacisti”. La rabbia è tanta e le richieste sono molto chiare: “Riteniamo sia opportuno, ora, dopo l’inconsistenza delle leggi di dicembre e marzo, riaprire la partita e liberalizzare i farmaci di fascia C, come del resto prevedibile nel prossimo futuro a seguito delle sentenze dei TAR di Lombardia e Calabria, o pensate davvero che con il misero delisting la partita con la parafarmacia si possa considerare chiusa?”. Ci sarà un incontro, a breve, del Governo con i rappresentati delle parafarmacie e dei farmacisti dipendenti?

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here