Il PD che durante tutta la querelle liberalizzazioni, ha avuto un atteggiamento piuttosto composito (a volte inesistente, a volte pro, a volte contro, a volte pro e contro), attraverso la voce di Luciana Pedoto, parlamentare per il PD in Commisisone Affari Sociali, si è espresso in merito ad una norma contenutoa nel decreto liberalizzazioni. Pedoto, infatti, durante un’interrogazione parlamentare al ministro della Sanità, Renato Balduzzi, si è così espressa: “Chiediamo al governo di correggere la norma discriminatoria contenuta nel decreto liberalizzazioni che impedisce ai farmacisti ospedalieri, in quanto dipendenti pubblici, di partecipare ai concorsi per le nuove farmacie. Con quel decreto è stata sostanzialmente preclusa ai farmacisti degli ospedali e dei servizi farmaceutici territoriali delle Aziende sanitarie la possibilità di concorrere per una delle farmacie di nuova assegnazione. Sono disposizioni senza nessuna logica oltre che prive di qualsiasi base giuridica. Il disegno di legge di cui si parla da settimane con misure integrative sulle liberalizzazioni delle farmacie è l’occasione per sanare questa disparità di trattamento”. Purtroppo per i farmacisti ospedalieri, la proposta politica della rappresentante del PD sembra più una dichiarazione dovuta, una promozione del PD nell’ambito dei farmacisti ospedalieri, che non una seria e ferma contestazione. Il problema della distinzione tra farmacisti ospedalieri e farmacisti “privati” esiste, ma non è la sola. Su questo punto la parlamentare del PD ha avuto il merito di riportare luce, una luce che purtroppo denota come la questione sia irrisolta. Le distinzioni tra farmacisti, sono molte e quasi tutte assurde. La legislazione in materia non fa altro che aumentare le distinzioni tra farmacisti, anche il decreto del governo Monti, ne è stato e ne è una prova; l’esperienza insegna che quando all’interno di una categoria si succedono solo divisioni, distingui e scissioni, non è mai buon segno. L’ente di tutti i farmacisti, la Fofi, dovrebbe spendere qualche riunione e qualche fondo, per tenere unita una categoria che, seppure spesso si trovi a difendere interessi diversi tra loro, deve assolutamente rendersi conto che non può sperare in un futuro migliore se ognuno corre per conto suo.
- Governo e Parlamento
- Legislazione
- Liberalizzazione
- Opinioni sulla liberalizzazione
- Ordine dei Farmacisti
- Quale futuro?
Essendo per la libertà di esercitare la professione non si puo’ essere contro l’ammissione ai concorsi dei farmacisti ospedalieri,ma qualcuno si e’ mosso quando hanno reso obbligatoria la specializzazione che altro non e’ che una ripetizione di materie già studiate,concepita per dare cattedre agli amici e selezionare una classe di medicondoli di serie B?