AssoGenerici, l’associazione nazionale industrie farmaci generici, si trova d’accordo con Farmindustria. Seppure le parti sembrerebbero inconciliabili, Giorgio Foresti, Presidente di AssoGenerici, e Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, si trovano dalla stessa parte della barricata. “La richiesta del Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, di rivedere il meccanismo del ripiano della spesa farmaceutica ospedaliera non può che trovare
appoggio da parte dei produttori di farmaci equivalenti. Già nei giorni scorsi abbiamo fatto presente che, oltre alla revisione della spesa, la sanità italiana ha bisogno di una revisione dei tagli. Abbiamo molto apprezzato anche il fatto che finalmente comincia a fare breccia l’idea che quello del farmaco è un comparto nel quale i diversi segmenti collaborano con la loro specificità al progresso della ricerca, della produzione e dell’assistenza farmaceutiche in Italia”. Così ha commentato Giorgio Foresti.
Non siamo abituati a trovare d’accordo le due associazioni in questione, ma le proposte avanzate da Farmindustria l’8 Giugno piacciono davvero molto ad AssoGenerici: “Quella che il dottor Scaccabarozzi lamenta è l’ossificazione del sistema del farmaco italiano, che va senz’altro superata. Anche riservando all’industria dell’equivalente lo stesso ruolo che ha nel resto d’Europa. Questo significa, per esempio, non alimentare leggende metropolitane sulla minor qualità/efficacia del generico, circostanza nuovamente smentita da uno studio commissionato dalla Caisse nationale d’assurance-maladie, che ha mostrato l’equivalenza della simvastatina generica e branded in una coorte di oltre 100.000 pazienti. Così come significa non offrire sponda ad atteggiamenti ostruzionistici come il ricorso massiccio al divieto di sostituzione: un comportamento, questo, che anche in paesi non particolarmente amanti del generico, come la Francia, ha sempre riguardato una ben scarsa percentuale dei medici”. Sono sempre parole di Giorgio Foresti, Presidente di AssoGenerici. L’evoluzione del sistema farmaceutico è quindi largamente condivisa, e possiamo stare certi che se le parole daranno seguito ai fatti, il sistema farmaceutico italiano sarà ben presto, ulteriormente rivoluzionato.