La farmacia Santa Lucia ricorre al Tar contro il Comune

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L’OGGETTO DELLA CONTESA E’ L’UBICAZIONE DI UN SECONDO ESERCIZIO.

Sembrava che fosse stata trovata un’intesa, invece la farmacia “S. Lucia” ha presentato un ricorso al TAR del Piemonte contro la delibera approvata dal Consiglio Comunale di Villanova nella seduta del 20 aprile scorso. L’oggetto del contendere è originato dal decreto “CrescItalia” approvato a inizio anno dal governo Monti. Tale normativa, con lo scopo di agevolare l’occupazione, ha imposto ai Comuni con una popolazione superiore ai tremila abitanti di dotarsi di una seconda farmacia, per incrementare la concorrenza. Con tempi brevissimi le Amministrazioni Comunali dovevano avviare l’iter richiesto. Prima del citato Consiglio Comunale era stata studiata una divisione cartografica, che aveva suddiviso il territorio comunale in due zone, una zona A riservata alla farmacia attualmente esistente, e una zona B, che sarebbe stata servita dalla seconda farmacia. Tale zona B comprendeva diverse frazioni villanovesi più una parte del centro storico. Acquisiti i pareri favorevoli dell’Ordine dei Farmacisti e dell’ASL, la divisione era stata approvata con una delibera anche dal Consiglio Comunale e successivamente inoltrata alla Regione Piemonte. Avverso tale delibera, e quindi anche avverso Regione Piemonte, Ordine dei Farmacisti e ASL, la farmacia “S. Lucia” ha proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, chiedendo anche il provvedimento di sospensione di detta delibera. Sulla sospensiva il Tribunale deciderà già ad inizio luglio. Pertanto, il Comune di Villanova, per non far spirare i tempi previsti per la costituzione a resistere in giudizio, ha conferito la procura alle liti all’avvocato Golinelli. Una decisione inevitabile, che comunque rammarica il sindaco Boasso: «La notizia del ricorso presentato al TAR mi ha colto di sorpresa – ha commentato il primo cittadino villanovese – perché ritengo che la delibera approvata in sede di Consiglio fosse equilibrata e studiata per rispettare lo spirito della legge, che intende favorire la concorrenza».

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