Tempo di crisi economica, tempo di farmaci generici? No. Sembrerebbe un’equazione logica, una conseguenza del tutto prevedibile, ma non è così. La crescita dei generici ha rallentato bruscamente. Negli ultimi mesi il mercato del farmaco generico/equivalente cresce del 5% al mese, fino a qualche tempo fa cresceva di oltre il 15% al mese. Giorgio Foresti, presidente di AssoGenerici ha dichiarato: “In un momento del genere uno si aspetterebbe un aumento dei generici, invece la situazione non e’ rosea, e’ chiaramente in controtendenza e i dati non sono certo positivi”. Secondo Foresti, questo arresto improvviso del mercato del farmaco generico, dipende fortemente dalla crisi che ha ridotto drasticamente i consumi, e dal decreto liberalizzazioni che, secondo Foresti, ha stravolto l’impostazione pre-esistente del mercato farmaceutico. Il decreto che doveva rappresentare un volano per la crescita del farmaco generico, a detta del presidente di AssoGenerici, si sarebbe dunque trasformato in boomerang. I problemi nel mercato dei generici non sono certo nati con il decreto liberalizzazioni, ma vengono da più lontano, e finora nessuno è riuscito a chiarire in maniera razionale ed esaustiva, come mai in Italia il farmaco generico/equivalente rimane una nicchia del mercato farmaceutico italiano.