Il Progetto MEF, attraverso il controllo delle prescrizioni sanitarie aveva l’obiettivo della riduzione dei costi a carico del S.S.N., attraverso la preventiva verifica e individuazione di possibili frodi e la validazione e obliterazione dei ricettari.
Inoltre, prendendo in esame la sola spesa farmaceutica a carico del SSN, essendo questa di circa 13miliardi di Euro/anno ed ipotizzando frodi del 10% ( valore medio), si ha ogni anno un costo non dovuto di circa 1,3miliardi. Tale ingente risorsa va a “beneficio” di coloro che operano disonestamente nella filiera “Azienda Farmaceutica – Farmacia – Medico – Assistito”.
È illuminante a tal proposito quanto determinato da un decreto della Regione Lazio valido per il solo mese di febbraio 2002 con cui si limitava ad un solo farmaco per ricetta la prescrizione. Tale provvedimento ha da un lato alzato il ticket a carico del cittadino, in quanto è calcolato in misura di 1€ a ricetta, e dall’altro eliminato la possibilità di modificare la prescrizione effettuata. Ebbene, in tale mese si è avuta una diminuzione del 39,3% rispetto al mese precedente pari a 53milioni di Euro (135milioni a gennaio contro 82milioni a febbraio). Le recenti inchieste giudiziarie sugli scandali in Puglia, in Liguria e nel Veneto hanno dimostrato il rapporto fraudolento tra “Azienda Farmaceutica – Farmacia – Medico”. E’ anche evidente, però, che un’azione volta a eliminare tali comportamenti si scontra con gli interessi locali di importanti categorie che difficilmente una semplice intenzione politica regionale può contrastare senza un forte supporto dello Stato centrale.In sintesi il Sistema avrebbe consegnato alla Regione dei dati certi, immediatamente verificabili, validati e giuridicamente non contestabili. Il risultato è la certezza che gli assistiti ricevono solo quanto effettivamente deciso dalla Regione senza possibilità alcuna di frodi. Si ricorda che non esiste alcuna spiegazione statistica ed epidemiologica per la quale un cittadino di una Regione spenda di più di quello di un’altra Regione (salvo quelle dovute all’età media della popolazione).
Per meglio comprendere le reali dimensioni del fenomeno riportiamo alcune delle tabelle e dei passaggi riportati sul Protocollo d’intesa, andando ad evidenziare il risparmio che la Regione Molise e lo Stato Italiano avrebbero avuto con l’introduzione del “Progetto MEF”.
2004 (Fonte Federfarma) |
Spesa Lorda |
Spesa |
Diff % su media |
Diff % su altre regioni |
Risparmio € se come altre regioni |
TRENTO |
84.185.589 |
174,24 |
-19,5% |
41,8% |
-23.381.535 |
BOLZANO |
84.603.628 |
181,03 |
-16,4% |
36,5% |
-21.201.655 |
VENETO |
910.315.443 |
198,87 |
-8,2% |
24,2% |
-15.474.255 |
VALLE D’AOSTA |
24.691.306 |
204,21 |
-5,7% |
21,0% |
-13.759.887 |
TOSCANA |
723.782.823 |
205,84 |
-5,0% |
20,0% |
-13.236.588 |
PIEMONTE |
883.651.367 |
208,84 |
-3,6% |
18,3% |
-12.273.460 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
250.838.844 |
210,51 |
-2,8% |
17,4% |
-11.737.319 |
UMBRIA |
176.014.797 |
211,00 |
-2,6% |
17,1% |
-11.580.008 |
EMILIA ROMAGNA |
861.151.294 |
213,67 |
-1,3% |
15,6% |
-10.722.824 |
LOMBARDIA |
1.946.994.853 |
213,75 |
-1,3% |
15,6% |
-10.697.140 |
MARCHE |
325.817.380 |
219,46 |
1,3% |
12,6% |
-8.863.987 |
BASILICATA |
132.292.467 |
221,66 |
2,3% |
11,5% |
-8.157.693 |
ABRUZZO |
295.676.532 |
232,22 |
7,2% |
6,4% |
-4.767.483 |
CAMPANIA |
1.351.985.298 |
236,15 |
9,0% |
4,6% |
-3.505.786 |
SARDEGNA |
404.307.083 |
246,88 |
14,0% |
0,1% |
-60.998 |
MOLISE |
79.320.003 |
247,07 |
14,1% |
0,0% |
0 |
PUGLIA |
1.000.813.408 |
248,71 |
14,8% |
-0,7% |
|
CALABRIA |
505.896.308 |
252,02 |
16,4% |
-2,0% |
|
LIGURIA |
448.742.837 |
285,42 |
31,8% |
-13,4% |
|
SICILIA |
1.429.602.015 |
287,52 |
32,8% |
-14,1% |
|
LAZIO |
1.569.852.551 |
305,07 |
40,9% |
-19,0% |
|
TOTALE ITALIA |
12.724.283.085 |
216,58 |
14,1% |
-9.788.590 |
In particolare, confrontando con le prime 5 virtuose (alcune con orografia simile al Molise) si evidenzia come il risparmio avrebbe potuto essere fra il 20% e il 41,8% corrispondenti a 13 – 23 milioni di Euro l’anno.
2004 (Fonte Federfarma) |
Spesa Lorda |
Spesa |
Diff % su media |
Diff % su altre regioni |
Risparmio € se come altre regioni |
TRENTO |
84.185.589 |
174,24 |
-19,5% |
41,8% |
-23.381.535 |
BOLZANO |
84.603.628 |
181,03 |
-16,4% |
36,5% |
-21.201.655 |
VENETO |
910.315.443 |
198,87 |
-8,2% |
24,2% |
-15.474.255 |
VALLE D’AOSTA |
24.691.306 |
204,21 |
-5,7% |
21,0% |
-13.759.887 |
TOSCANA |
723.782.823 |
205,84 |
-5,0% |
20,0% |
-13.236.588 |
MOLISE |
79.320.003 |
247,07 |
14,1% |
0,0% |
0 |
Andando a citare quanto scritto nel Protocollo d’Intesa MEF – Regione Molise, il progetto prevedeva un risparmio “almeno di 1.3 miliardi di euro all’anno. È stato bloccato perché la politica non è riuscita a contrastare coloro che operano disonestamente nella filiera Azienda Farmaceutica – Farmacia – Medico –Assistito”.
Intervistato nella trasmissione televisiva LE IENE il Sen. Prof. Mario Baldassarri (ex Viceministro all’economia) dichiara che le truffe ammontano a 6 -7 miliardi di euro l’anno; anche il Ministro della Salute, Prof. Renato Balduzzi conferma tale cifra.