”NO ……AL PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO LOCALE ! ”
Si è svolto in tutto il territorio nazionale il ”Sanity-day”,la protesta di medici ed operatori sanitari per dire ”No” allo smantellamento del S.S.N.,attraverso contigui tagli ai finanziamenti. ”Il Servizio Sanitario” presente nel nostro paese era stato definito,sino a pochi anni fa’,il secondo al mondo per efficienza,ma,soprattutto per costi.
Ora si parla ,invece,di un sistema sottofinanziato al 25%,rispetto a quello esistente in Francia o in Germania. Grande svolta? Forse vi sara’ il passaggio al privato,che costera’ di piu’ sia allo Stato che ai cittadini , mentre il Presidente Obama cerca di replicare il ” modello” dal quale si cerca di fuggire. Tutte le categorie e tutte le sigle sindacali , tra cui i medici di famiglia , hanno presentato alla Regione molteplici proposte per migliorare il servizio.
Il Segretario Regionale della Fimmg,Andrea Stimamiglio,spiega che le risorse sono poche , gli ospedali chiudono e i cittadini sembrano essere ”abbandonati” a liste d’attesa molto lunghe e per questo si era pensato alla realizzazione di un numero verde per prendere diretto contatto con lo specialista , per i casi semplici , o , addirittura , la creazione della teleconsulenza.
Creare una rete di dati essenziali su problemi e terapie croniche del paziente, per fare una visita specialistica e fornire informaticamente la diagnosi, e la presenza del numero verde sono risultati essere troppo dispendiosi.
” NO A UN SISTEMA PUBBLICO POVERO PER I POVERI ”, afferma Corrado Cuccurullo , responsabile del PD Regione Campania.
E’ giusto protestare contro la crisi della Sanita’ Pubblica , piegata dallo spending review , e , come in Campania , alla riduzione di un disvanzo senza rimuovere le cause strutturali. Si riduce la qualita’ e la quantita’ dei servizi erogati ,ora anche negati,ed i ticket e le aliquote regionali aumentano il carico fiscale.
”Come si puo’ migliorare la qualita’ dei beni di servizio,se non siamo in grado di garantire neanche i minimi servizi,a causa dei continui tagli di personale e risorse?” Ci sono medici che lavorano nel pubblico,in strutture accreditate o private ed aumentano le perplessita’ per la riduzione dell’assistenza ai cittadini. Se siamo sul punto di non-ritorno,bisogna pensare che il blocco del turn-over è cominciato nel 2006 e ben quattro accordi tra Regione ed organizzazione sindacale ha solo permesso la proroga dei contratti di precariato gia’ esistenti.
”PER EVITARE IL COLLASSO OCCORRE IL CORAGGIO”.
”C’è una totale mancanza di idee. Dirigenti,Medici e Personale Sanitario brancolano nel buio e gli ospedali necessitano di una trasformazione ,attraverso un urgente riorganizzazione”,afferma il Sottosegretario della SMI,Salvatore Marotta.
Per difendere l’offeta assistenziale ed il diritto ad essere curati dei cittadini,menzionato nell’articolo 32 della Costituzione,questo grido di protesta è stato innalzato in tutti i capoluoghi d’Italia.
”SI DEVE RISPARMARIARE ………..,MA NON SUL PERSONALE”!
La riapertura dell’attivita’ del day-surgery dell’ospedale di Pescina deve fungere da forte stimolo.