Prezzi di riferimento in ambito sanitario. Pubblicate le elaborazioni dei prezzi di riferimento di dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero e servizi sanitari.
Sono state effettuate dall’Osservatorio dei contratti pubblici le elaborazioni dei prezzi di riferimento relativamente ai principali dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero, servizi sanitari e non sanitari individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS) tra quelli di maggiore impatto sulla spesa sanitaria complessiva, così come previsto dall’art. 17 della legge 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria.
In alcuni casi la differenza fra i prezzi di mercato e costi affrontati porta la Sanità Pubblica è incredibilmente alta e porta a pagare anche cinque volte più del dovuto. Comprare una siringa dovrebbe costare ad una Asl o un ospedale solo 2 centesimi, invece può costare da 3 a 65 centesimi. Una protesi all’anca può variare da 284 a 2.575 euro a seconda della Asl. Gli inserti di tibia si pagano da 199 euro fino a 2.479 euro, 12 volte in più. E ancora: un flacone di antinfettivo, il cui giusto costo sarebbero 80 centesimi, in media viene pagato 3,22 euro (+302,5%). Un trattamento Hiv, invece di 0,76 euro, ne costa 1,39: l’82,9% in più. E poi ci sono anche le spese per la mensa e per la lavanderia. Un rapporto “impietoso” che arriva proprio nel giorno in cui il governo discute dei tagli al settore nell’ambito della spending review.
Premessa
L’art. 17 della legge 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria, attribuisce all’Osservatorio dei contratti pubblici il compito di pubblicare, a partire dal primo luglio 2012, le elaborazioni dei prezzi di riferimento relativamente a dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero, servizi sanitari e non sanitari individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (AGENAS) tra quelli di maggiore impatto sulla spesa sanitaria complessiva.
L’Osservatorio dei contratti pubblici ha, pertanto, predisposto un’indagine ad hoc che ha visto partecipi le principali stazioni appaltanti operanti in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale. Queste ultime sono state selezionate, su base regionale, attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, tra quelle che presentavano la spesa più rilevante in ambito sanitario. La scelta di effettuare la rilevazione su base campionaria è derivata dall’esigenza di rispettare gli stretti termini previsti dalla legge per la pubblicazione dei prezzi garantendo, nel contempo, la qualità dei dati raccolti attraverso un’attività di supporto alle amministrazioni coinvolte nella fase di caricamento e invio dei dati.
L’indagine si è svolta nel mese di aprile 2012 ed ha riguardato gli acquisti di beni (ultimo contratto a partire dal 31 dicembre 2009) e servizi (ultimo contratto in corso) gestiti direttamente dalle stazioni appaltanti interpellate.
Le categorie di beni e servizi oggetto di rilevazione sono state le seguenti:
•principi attivi;
•dispositivi medici;
•servizio di ristorazione;
•servizio di pulizia;
•servizio di lavanderia.
I prezzi acquisiti con l’indagine sono stati oggetto di operazioni di riclassificazione, correzione e conversione del dato per essere successivamente elaborati ai fini del rilascio dei prezzi di riferimento. In particolare, una volta completata la raccolta dei dati è stata effettuata un’analisi preliminare della variabilità delle distribuzioni volta ad individuare eventuali valori anomali. Dato l’obiettivo più generale di contenimento della spesa, la verifica dei valori anomali ha riguardato in prevalenza i prezzi compresi tra i valori minimi e gli altri valori rappresentativi della distribuzione come la media e la mediana.
Ove possibile sono state utilizzate tecniche statistiche per la correzione dei dati anomali. In tutti gli altri casi, si è scelto di ricontattare telefonicamente o per via e-mail le stazioni appaltanti al fine di una verifica puntuale delle informazioni trasmesse.
Per tutte le categorie di beni e servizi oggetto di indagine si fornisce un prezzo di riferimento inferiore al prezzo mediano, sempre in un’ottica di contenimento della spesa. Oltre al prezzo di riferimento viene, comunque, pubblicato anche il prezzo mediano. Quest’ultimo, infatti, può costituire un utile termine di confronto in tutti quei casi in cui il prezzo di riferimento, che per sua natura costituisce una misura sintetica dei prezzi comunicati, non riesca pienamente a dar conto dell’eterogeneità, anche qualitativa, dei beni e servizi acquistati.
I prezzi rilasciati vanno comunque interpretati con cautela tenuto conto dell’eterogeneità che spesso caratterizza i beni ed i servizi acquisiti (in particolare per i dispositivi medici e i servizi) e, talvolta, del modesto numero di osservazioni raccolte (in questo caso i prezzi sono contrassegnati con il simbolo “#” nella colonna ‘Note 1’).
Il lavoro fin qui svolto potrà essere sviluppato attraverso il rilascio di prezzi di ulteriori categorie di principi attivi, dispositivi medici e servizi e con la partecipazione di soggetti istituzionali quali AGENAS, Ministero della salute e Ministero dell’economia.
Principi attivi
Sono forniti 132 prezzi di riferimento ottenuti dalla disaggregazione, per dosaggio e forma farmaceutica, di 43 principi attivi.
I prezzi di alcuni farmaci sono risultati essere molto variabili a causa della compresenza di originator e biosimilari.
Per alcuni farmaci (segnalati in corsivo nella tabella) è stato verificato se l’aggiudicazione è avvenuta a forma farmaceutica piuttosto che ad unità di misura. In quest’ultimo caso i prezzi di aggiudicazione sono stati riportati ai dosaggi d’interesse così da renderli confrontabili con gli altri. Il simbolo “*” (nella colonna ‘Note 2’) indica che il prezzo di riferimento è stato ottenuto da un’aggiudicazione ad unità di misura.
Dalle informazioni raccolte non risultano esserci correlazioni statisticamente significative tra prezzo e quantità acquistata.
Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 10° percentile.
Dispositivi medici
In relazione ai dispositivi medici si forniscono 163 prezzi di riferimento.
Si sottolinea che ciascun dispositivo medico è classificato in ordine a tre elementi: “Codice CND”, “Descrizione” e “Specifiche Tecniche” (es. “A010101 – Aghi ipodermici sterili monouso – G 18 ÷ G 25”).
Si deve rilevare, inoltre, che durante l’analisi statistica è stata riscontrata un’elevata variabilità di prezzo in relazione ad alcuni dispositivi medici imputabile, tra l’altro, a fattori qualitativi nonché ad ulteriori specifiche tecniche inerenti ai dispositivi medesimi. In tal caso, il prezzo di riferimento indicato può discostarsi in maniera significativa dal valore mediano.
Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 10° percentile o, nei casi contrassegnati con bassa numerosità, alla media tra il 10° e il 25° percentile.
Servizio di ristorazione
Per il servizio di ristorazione si forniscono i prezzi di riferimento relativamente alle categorie di utente ‘paziente’ (unità di misura ‘a giornata alimentare’), ‘paziente/dayhospital’ (unità di misura ‘a pasto’) e ‘dipendente’ (unità di misura ‘a pasto’).
Al fine di fare riferimento a gruppi di contratti omogenei, l’indagine ha tenuto conto della presenza, nel contratto, di eventuali servizi aggiuntivi (servizio cucina esterno alla struttura ospedaliera, servizio distribuzione pasti al paziente, bevande, prenotazione dei pasti, possibilità di scelta tra menù diversi, costi dei vettori energetici, ecc.). Dall’analisi dei dati è emersa la significatività statistica dei servizi aggiuntivi ‘prenotazione dei pasti’ e ‘distribuzione dei pasti al paziente (consegna testa/letto)’ per le categorie di utente ‘paziente’ e ‘paziente/dayhospital’. Nel caso della categoria ‘dipendente’ il solo servizio aggiuntivo risultato statisticamente significativo è stato quello della ‘prenotazione’.
I prezzi di riferimento forniti sono pertanto differenziati, oltre che per categoria di utente e unità di misura, anche sulla base dei servizi aggiuntivi risultati significativi.
I prezzi pubblicati sono aggiornati ad aprile 2012 e devono essere considerati al netto di eventuali oneri di ristrutturazione e di ammortamento macchinari.
Dalle informazioni raccolte non risultano esserci correlazioni statisticamente significative tra prezzi e quantità acquistate.
Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al primo quartile (25° percentile).
Servizio di pulizia
Per il servizio di pulizia si forniscono i prezzi di riferimento relativamente a cinque aree di rischio (altissimo, alto, medio, basso, area esterna) all’interno delle quali le amministrazioni interpellate si sono auto-selezionate. L’unità di misura prescelta è stata il ‘canone m2 mensile’.
I dati raccolti hanno evidenziato una forte eterogeneità delle frequenze settimanali di pulizia all’interno delle diverse aree di rischio. Al fine di rendere confrontabili i dati comunicati sono state necessarie alcune operazioni di trasformazione in maniera tale da rendere omogenee le suddette frequenze. Per ogni area di rischio è stata perciò individuata una specifica frequenza settimanale di pulizia in base alla quale elaborare il prezzo di riferimento.
La quasi totalità dei contratti esaminati prevede, quali servizi aggiuntivi, la pulizia delle pareti verticali e una squadra di pronto intervento mentre non include lo smaltimento dei rifiuti speciali e la pulizia delle canalizzazioni dell’impianto di trattamento dell’aria.
I prezzi pubblicati sono aggiornati ad aprile 2012.
Dalle informazioni raccolte non risultano esserci correlazioni statisticamente significative tra prezzi e quantità acquistata.
Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 20° percentile.
Servizio di lavanderia
Per il servizio di lavanderia si forniscono i prezzi di riferimento relativamente alle categorie di utente ‘paziente’ (unità di misura ‘a kg’ e ‘a giornata di degenza’) e ‘dipendente’ (unità di misura ‘a kg’ e ‘ad operatore sanitario effettivamente presente’).
I prezzi ‘a kg’ devono essere intesi ‘non comprensivi di noleggio’ mentre i prezzi ‘a giornata di degenza’ e ‘ad operatore sanitario effettivamente presente’ devono essere intesi ‘comprensivi di noleggio’.
Il numero delle osservazioni su cui si è basata l’elaborazione dei prezzi di riferimento ‘a kg’ è risultato molto esiguo, pertanto tali prezzi devono essere interpretati con estrema cautela.
A prescindere dall’unità di misura del servizio, occorre inoltre considerare che, sulla base delle risposte pervenute, i prezzi elaborati costituiscono una sintesi di servizi con caratteristiche molto eterogenee in termini di importo complessivo, durata, servizi aggiuntivi (oneri accessori pertinenti al servizio, disponibilità di magazzini e uffici presso la struttura sanitaria, fornitura di qualche monouso, ecc.). Tuttavia, l’influenza di tali caratteristiche sul prezzo del servizio non è risultata statisticamente significativa.
Nell’interpretazione dei prezzi di riferimento può essere utile, in ogni caso, considerare che, anche in assenza di significatività statistica, per la categoria di utente ‘paziente’ – unità di misura ‘a giornata di degenza’ circa la metà dei contratti esaminati prevede, quali servizi aggiuntivi, la ‘disponibilità di magazzini e uffici presso la struttura sanitaria’, il 20% dei contratti include ‘oneri accessori di natura pertinente al servizio’ e circa il 18% la ‘fornitura di qualche monouso. Per la categoria di utente ‘dipendente’, unità di misura ‘a giornata di degenza’ il 60% dei contratti prevede la ‘disponibilità di magazzini e uffici presso la struttura sanitaria’, il 20% dei contratti include la fornitura di ‘qualche monouso’ e circa il 40% prevede la presenza di altri servizi aggiuntivi. Nella quantificazione ‘a kg’ oltre l’80% dei contratti esaminati non prevede servizi aggiuntivi.
Sulla base dei dati disponibili e tenuto conto degli obiettivi di contenimento della spesa il prezzo di riferimento fornito è uguale a quello corrispondente al 20° percentile.
(dal sito www.avcp.it/)