La UilTuCS di Arezzo replica alle parole del sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso: “La nostra è una lotta per i diritti e per la democrazia, valori che non devono finire nel fango. La nostra organizzazione andrà avanti, e non perché l’ha deciso Conficconi, ma perché questo è il compito del sindacato: affrontare i problemi e risolvere le situazioni”.
“Il sindaco si rivolge ai suoi avvocati? E noi continuiamo la nostra lotta al fianco dei lavoratori dell’Azienda Farmaceutica Montevarchi Spa”. La direzione provinciale della UilTuCS, sindacato di categoria della Uil, non accenna certo a rallentare il proprio pressante lavoro perché la vicenda di quei 14 farmacisti sia affrontata e risolta. E dopo le parole del sindaco Grasso, la replica arriva per mezzo di una lettera, come espressione dell’opinione di tutto il sindacato.
“Oggi, visti i recenti sviluppi, anche politici, si tratta di una lotta per i diritti e per la democrazia. Può sembrare fuori dal tempo, ma andiamo avanti ugualmente, anche senza le altre organizzazioni sindacali (Cgil e Cisl non hanno mai sposato ufficialmente questa causa) perché sui valori non è la maggioranza numerica che prevale, ma piuttosto l’etica con cui questi valori si vivono e si sentono. Quindi, la UILTuCS di Arezzo non permetterà che questi ideali a cui molti partiti, compresi quelli che compongono la maggioranza nell’amministrazione montevarchina, si richiamano, spesso solo a parole, finiscano nel fango”.Ringraziando per la stima e la condivisione mostrate da molti cittadini di Montevarchi, la UilTuCS continua: “Il sindaco affida tutto alle vie legali dimostrando la sconfitta politica ed un’ennesima scelta di merito, ma qualcosa questo dirà, ne stia pur certo, a tutti coloro che sino ad oggi hanno assistito in silenzio all’attacco scaturito da una semplice richiesta di democrazia. Se sarà così la UILTuCS non potrà che prendere atto delle paure di un sindaco, ma non solo, che non sapendo come gestire le criticità, trova come unica soluzione quella di chiudere gli occhi per non vedere”.
“La nostra organizzazione andrà avanti comunque e non certo perché lo decide il segretario generale di Arezzo, ma perché questa è la nostra missione, quella di un sindacato serio che affronta i problemi e ricerca le soluzioni: difendere i lavoratori dagli arroganti e dai prepotenti. Sempre e comunque. Vogliamo tranquillizzare il sindaco anche sulle nostre conoscenze in materia di diritto del lavoro: stia sereno e interpreti bene gli ultimi accadimenti, se ci riesce. La UILTuCS, insieme ai rappresentanti della RSU eletta nella società controllata dal Comune, continuerà a privilegiare la via del dialogo e del confronto, almeno sino a che questo sarà possibile”.
E qui ritorna l’apertura al confronto, confronto che però, finora, non c’è mai stato. “Ribadiamo al sindaco, come abbiamo fatto sin dal primo giorno, la piena disponibilità ad incontrare, insieme alla RSU e ai lavoratori, l’Amministrazione comunale per esporre le vere problematiche delle farmacie, così da trovare velocemente le soluzioni, che ci parrebbero, oltretutto, semplici ed utili per il rilancio dell’azienda. Non siamo disponibili e non lo saremo mai, ad incontrare l’Amministrazione solo per poter parlare di contratti telefonici sbagliati o di fax non funzionanti per settimane. Certamente anche questi sono eventi che hanno causato danni rilevanti per la società, ma la nostra non è una ricerca di queste responsabilità, per altro chiare”.
“La UILTuCS ed i lavoratori – conclude il sindacato – vogliono certezze, condivisione e futuro. Il sindaco, in ultimo, ha affermato che il nostro segretario, Marco Conficconi “non si è presentato ad un incontro da lui concordato”. Mettiamo da parte le tante e possibili battute in merito, dicendo al primo cittadino di Montevarchi semplicemente questo: il nostro segretario provinciale dialoga quotidianamente con tutte le persone e le istituzioni che lo invitano, correttamente, ad una discussione. Spesso, è proprio da questa sua disponibilità che scaturiscono soluzioni che paiono difficili o inesistenti ad altri. Quando ci sarà una convocazione, anche non ufficiale, noi saremo sempre pronti e disponibili ad una concertazione”.
Via Valdarnopost