Industria del farmaco: lo stato delle cifre

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Un punto della situazione ben circostanziato sull’industria del farmaco, è arrivato in questi giorni grazie al Rapporto di Farmindustria. L’industria del farmaco italiana raggiunge 2,4 miliardi di euro di investimenti, equamente divisi in 1,2 miliardi per ricerca e sviluppo e l’altrà metà viene investita in impianti produttivi ad alta tecnologia. Si capisce l’importanza del settore, sopratutto per le casse dello Stato, poiché le imposte dirette corrisposte sono di circa 1,4 miliardi annui a cui vanno aggiunti 2,1 miliardi di Iva. Nel mondo, l’industria farmaceutica occupa il gradino più alto del podio per quanto riguarda investimenti in ricerca, e in Italia la leadership del settore è assoluta. L’industria farmaceutica investe in ricerca in maniera più che doppia rispetto ai settori da media-alta tecnologia. 5 volte in più dell’industria media fatturiera. Nel nostro paese sono impiegati 6.000 ricercatori (più del 50% donne), che nell’ultimo anno, hanno potuto attingere a 1250 milioni di euro investiti. Sulla questione dei farmaci in sperimentazione prevalgono, come è ovvio, l’ area di oncologia, che satura quasi la metà della sperimentazione farmaceutica, l’area delle malattie metaboliche, epatiche ed endocrine, con quasi un dieci per cento, e di poco inferiore è il risultato dell’area neurologica. Grandi numeri, grandi risultati, che insieme ad altre cifre che raccontano e descrivono la realtà italiana dell’industria del farmaco, danno un ritratto molto più roseo di quello che ci si aspettava per questo settore.

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