La spesa sostenuta dallo Stato per fornire i medicinali è di quasi 80 centesimi al giorno. Il costo di un caffè nei bar non troppo alla moda. Sembra davvero che i prezzi dei farmaci nel nostro paese siano tra i più bassi di tutta Europa. L’Italia infatti spende circa 271 Euro annui pro capite, mentre la media europea invece si attesta a 390 Euro annui pro capite. Considerando che siamo uno tra i paesi dove le aspettative di vita sono più alte, e che il nostro sistema sanitario, pur malandato che sia, rimane comunque uno dei più affidabili, c’è quasi da meravigliarsi. Farmindustria approfitta per sottolineare il contributo alla crescita economica che l’industria farmaceutica consente ogni anno. L’associazione degli industriali del farmaco, sottolinea come dal 2006 al 2011 la spesa farmaceutica sia cresciuta del 2%, mentre la spesa sanitaria totale è incrementata del 10% circa, e gli altri beni e servizi acquistati dal SSN hanno avuto un incremento che si aggira al 17%. Dal 2001 i prezzi sono scesi, in complesso, del 28% (ma del 38% in media considerando i medicinali rimborsabili), il tutto a fronte di un’inflazione del 24%. Nel panorama europeo, considerando i famosi “Big Ue”, il nostro paese ha una quota pari al 23% del valore della produzione e il 18% per le vendite. E’ evidente che l’Italia produce più di quanto consumi. Dati che lasciano un’immagine positiva di un settore decisamente importante per l’economia italiana: basti ricordare, come segnalato in altri articoli, che nelle casse dello Stato italiano, l’industria farmaceutica ogni anno versa 2,1 miliardi di Euro di Iva, e 1,4 miliardi di Euro di imposte dirette.