Dopo quasi 8 miliardi di Euro di tagli, che si sommano a quelli delle manovre precedenti, arriva anche un bel colpo ai posti letto negli ospedali pubblici: riduzione di circa settemila posti a partire dal 2013. Siamo in epoca di tagli agli sprechi e non si discute, si obbedisce. Certo quando si tocca la Sanità, la mano trema un po’. Leggere che saranno ridotti settemila posti letto negli ospedali, fa un po’ preoccupare, ma dobbiamo avere fiducia nel nostro Ministro della Salute Renato Balduzzi e nel capo del Governo Mario Monti. Certamente possiamo dire che la loro ricetta è molto dura, e finora si è tradotta solo nel tagliare a destra e a manca: cosa molto semplice in teoria, non serviva il fior fiore dei professori e dei tecnici. Ma il segreto del fare buoni tagli è quello di mantenere i servizi intatti. Tagliare senza far cadere il sistema. Federfarma, che è il sindacato dei farmacisti titolari, dice che con gli ultimi tagli alla farmacia, con lo sconto obbligatorio ritoccato e con il tetto di spesa farmaceutica abbassato, si troveranno “sulla strada” circa ventimila persone. Ventimila persone non sono una bazzecola, ma magari i dati di Federfarma sono interessati e non corretti. E’ difficile esprimersi proprio ora, mentre tutto si sta decidendo: protesta di Federfarma, il tavolo con le Regioni, dichiarazioni, contro dichiarazioni, dati, contro dati… Intanto alcuni notano come molte categorie non sono state toccate dalle liberalizzazioni, seppure fossero state indicate come “sacrificabili” nei primissimi giorni dell’insediamento del nuovo governo. Il ramo Sanità, finora è uno dei più colpiti dai tagli, se non il più colpito in assoluto, ma è pur vero che è una della voci di maggior spesa dello Stato. Staremo a vedere.