Si tratterà con il Ministro a 24 ore dallo sciopero


Il 25 Luglio si riunirà il tavolo sulla remunerazione che vedrà seduto ad un capo il Ministro della Salute Renato Balduzzi e all’altra estremità Federfarma. Lo scorso dieci Luglio il Ministro aveva promesso un incontro, dopo la manifestazione di Montecitorio organizzata da Federfarma per protestare contro la spending review, e la promessa è stata mantenuta fissando l’incontro proprio alla vigilia dello sciopero indetto da Federfarma. Sul tavolo ci sarà l’intero “pianeta farmacia”, ed infatti parteciperanno anche altri protagonisti della filiera, come, ad esempio, gli industriali. Il grande assente, il posto del morto, tocca alle parafarmacie, che non hanno ricevuto nessun invito e che non avranno nessun rappresentante seduto attorno al tavolo delle trattative. C’è chi sospetta che le trattative siano state spostate a 24 ore dallo sciopero non a caso: si cerca un effetto “ultimo minuto” che colpisce sempre il sistema mediatico. Forse il governo ha già pronto un compromesso, forse, addirittura, aveva pronto il compromesso prima di lanciare la spending review nella forma che adesso conosciamo; secondo questa ipotesi, il governo avrebbe aspettato a proporre l’accordo migliore, per ragioni molto semplici: innanzitutto, per vedere se era possibile applicare questa stesura più dura della spending review, ed in caso si fosse dimostrata inapplicabile la forma dura, per risolvere il contenzioso che si sarebbe creato con le parti coinvolte, molto teatralmente, avrebbe sfoderato a 24 ore da uno sciopero che di fatto creerebbe qualche disagio, l’accordo giusto. Un effetto che consentirebbe di vendere meglio l’immagine di “governo risolutore”. Dietrologie? Forse.


5 risposte a “Si tratterà con il Ministro a 24 ore dallo sciopero”

  1. Il DISGUSTOSO TEATRINO DELLA POLITICA SINDACALE
    La RACCA fara’ bene a raccare meno e portare a casa qlcs di concreto STAVOLTA ..altrimenti organizzo IO una marcia su Milano x mettere la sua farmacia a ferro e fuoco giacche sarà impossibile raggiungerla di persona e passarla x le armi pubblicamente… come si meriterebbe ;-@

  2. E voi credete davvero che i “bottegai” faranno la serrata, attaccati al cassetto come sono?

    I farmacisti-professionisti veri avrebbero già da molto e molto tempo fatto azioni sindacali serie a difesa della professione ormai irrimediabilmente vilipesa, ma siccome gli associati a Feferfarma sono in prevalenza titolari-eredi, per pigrizia si affidano ad un sindacato burocratico ed incapace, tant’è che ha sempre “calato braghe” davanti a governi il cui unico obbiettivo è ridurre i costi del pubblico per scaricarli sul privato efficiente. L’unico motivo per cui sono disposti a morire versando sangue (cioè lobbying all’americana) è la difesa della pianta organica, per quanto ora allargata a futuri colleghi; sebbene il governo abbia la faccia tosta di chiamarla liberalizzazione.
    Lasciamo perdere…!

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