Le dichiarazioni di Danilo Salsi, credo che faranno discutere molto sul nostro giornale. Salsi è il presidente di Essere Benessere e di FD Consultants, ed è colui che ha rilevato 118 punti vendita Blockbuster per trasformarli in un corrispettivo “italianizzato” dei famosi drugstore statunitensi. I centri guidati Essere Benessere sono aperti 24 al giorno e vendono parafarmaci e farmaci di fascia C, insieme a cibarie varie, giornali, prodotti per la casa, per l’igiene personale… Un investimento da 40 milioni di Euro. Le parole di Danilo Salsi vogliono spiegare la sua visione delle cose: “I retailer per uscire dalla crisi devono servire il consumatore non più secondo un’ottica di canale, ma guardando ai bisogni di una famiglia nell’arco di un’intera giornata, offrire un prezzo conveniente ed essere più elastici negli orari, soprattutto nelle grandi città, rendendo i negozi accessibili in caso di necessità”. Non si può scherzare molto su Essere Benessere, i numeri pretendono molta attenzione: 70 farmacie a gestione diretta e in franchising, 5 parafarmacie e 28 corner nei punti vendita Iper e Carrefour. A breve I punti vendita arriveranno a 200, con la creazione di 300 nuovi posti di lavoro per farmacisti e 100 per commessi (in gran parte ex Blockbuster). Molti hanno fatto ironia sui centri Essere Benessere, ma è una realtà concreta e forte. I City Store, come li chiama il presidente FD, sono pronti a fare la grande rivoluzione: “Si tratta da un lato di andare incontro ai bisogni di velocità del consumatore che potrà trovare tanti prodotti e servizi accolti in un unico luogo di medie dimensioni in piena città e dall’altro di rivisitare il format della farmacia in forte crisi proponendo quella che può diventare la farmacia del futuro”. Il progetto va avanti senza sosta e Salsi spiega: “Fino a fine settembre l’unico obiettivo sarà tirare su la serranda degli 86 negozi che abbiamo deciso di reinventare, da ottobre invece partirà una campagna di comunicazione a 360° su tv, radio e carta stampata, per un investimento di 4 milioni di euro”. La filosofia dietro alle parole di Salsi è molto chiara: “Noi vogliamo proporre qui servizi e prodotti diversi che possano rispondere alle esigenze delle famiglie nelle 24 ore della giornata, 365 giorni l’anno, con un assortimento che va dall’aspirina al giornale, dagli antidolorifici alla pasta alla lampadina”. Le ironie dei professionisti della vendita farmaceutica, di chi si era distinto nell’antica maniera di trattare il farmaco, devono cessare prima possibile, perché la realtà è in rapida evoluzione. Danilo Salsi assesta anche un colpo all’orgoglio dei farmacisti “antica maniera”: “Le farmacie sono in forte crisi, abbiamo stimato che più di 2.700 farmacie in Italia sono già fallite. Questo perché vendendo l’80% di ricette e il 20% di prodotti commerciali è difficilissimo produrre margini. Crediamo di aver lanciato, con i City store, una proposta per la farmacia del futuro e apriremo le porte a farmacie e farmacisti che vorranno unirsi al nostro progetto”. Cosa ne pensate?
- Farmacisti dipendenti
- Lavoro e Occupazione
- Liberalizzazione
- News
- Notizie e Cronaca
- Opinioni sulla liberalizzazione
- Quale futuro?
- Sanità News