Palazzo Chigi invaso dai fax di protesta delle parafarmacie

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I farmacisti di Parafarmacia, tornano sul sentiero di guerra a suon di fax. Oltre quattromila fax sono giunti ai fax di Palazzo Chigi con la lettera firmata da Giuseppe Scioscia, presidente della Federazione nazionale farmacia non convenzionata, e rivolta a Ministro della Salute, Ministro dello Sviluppo e al Presidente del Consiglio dei Ministri. Il tono è chiaro e perentorio: “Il tentativo di Federfarma di tirare per la giacca il governo con la serrata di giovedì – in protesta ai tagli della spending review – ci crea indignazione e rabbia dal momento che la categoria e già uscita indenne dal decreto Salva-Italia , con buona pace delle oltre 4 mila parafarmacie che ancora attendono di vedere riconosciute le proprie richieste. Non ci resta che prendere atto, nuovamente, come una lobby di dimensioni non grandissime riesca a condizionare le scelte di chi dovrebbe garantire gli stessi diritti senza discriminazioni di sorta”.  E’ palpabile ad ogni riga l’illusione tradita dal decreto liberalizzazioni, ed andando avanti nella lettura della lettera le accuse diventano più esplicite: “Siete riusciti a riformare pensioni e lavoro dipendente, incidendo sulle sorti di milioni di cittadini che hanno accettato il sacrificio per il bene del Paese. Come è possibile dunque che 18 mila titolari di farmacia (al secondo posto per denunce dei redditi dopo i notai) arrivino ad ostacolare un processo di liberalizzazione minacciando addirittura una serrata in segno di protesta? Un ricatto di una gravità sbalorditiva di fronte al quale il governo cede immolando gli interessi di migliaia di farmacisti laureati che lavorano in parafarmacia, negando così loro la possibilità – a parità di titoli – di vendere liberamente tutti i farmaci. Noi esistiamo, non potete ignorarci. Ascoltare le nostre proposte così come le richieste di aiuto è un vostro dovere”. Il diritto ad essere inclusi ai tavoli delle trattative è richiesto a gran voce, già da tempo; dopo questa lettera e gli oltre quattromila invii, ci sarà risposta?

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