Una pugno portentoso sul tavolo: questo rappresenta lo sciopero delle farmacie. Secondo i dati forniti da Federfarma l’adesione ha superato il 90%. Aldilà del conteggio delle unità, tra sfumature e leggere variazioni a seconda di chi conta, possiamo dire che l’adesione è stata altissima, spaventosa. “Le farmacie hanno aderito compatte alla iniziativa di protesta contro le misure previste dalla spending review. Si stima che l’adesione sul territorio nazionale sia intorno al 93%. Questa elevata partecipazione allo sciopero dimostra chiaramente che le farmacie non possono tollerare ulteriori insostenibili tagli, che riducono il servizio ai cittadini, e pagare per gli sprechi e le inefficienze di altri”. Queste le parole della presidente Federfarma Annarosa Racca. Il successo ha dato nuovo vigore al sindacato dei titolari di farmacia; ancora Racca: “Sciopereremo ancora. Questa e’ la prima di altre iniziative. L’assemblea di Federfarma ha deciso che questa e’ la prima di una serie di manifestazioni che i farmacisti faranno, finche’ la loro voce non sara’ ascoltata”. Molti vedono in questo sciopero un ricatto che una categoria molto potente, che sempre più spesso viene dipinta come una vera setta, sta facendo al Governo. Ma aldilà delle speculazioni che ognuno è libero di fare, dobbiamo prendere atto che quando uno sciopero fa abbassare le serrande a 9 farmacie su 10, ma anche se fossero 7 su 10, la dimostrazione di forza c’è, e bisogna trattare. Che sia un ricatto o una giusta rivendicazione, il pugno sul tavolo è talmente forte che il Governo è costretto a prendere atto di chi ha davanti, riconoscendogli il ruolo che gli spetta. Possiamo stare giorni a fare discussioni interessanti, ma spesso poco utili, sull’operato di Federfarma, sulle prese di posizione dei titolari di farmacia, sulle guerre intestine al sindacato e quant’altro; ma la compattezza dimostrata nello sciopero ha un valore chiaro. Annarosa Racca ha spiegato le motivazioni che hanno spinto la categoria a scioperare: “Questa e’ solo l’ultima delle manovre che in questi anni si sono abbattute sul sistema farmacia. Per essere piu’ precisi in dieci anni l’aumento degli oneri delle farmacie e’ stato stimato in 7 miliardi di euro”. Se sia colpa del Governo che ha preso di mira le farmacie, o se sia colpa di Federfarma e Fofi, che negli ultimi 40 anni hanno fatto poco per aggiornare, adeguare, modernizzare la farmacia e la concezione stessa di farmacista fino ad arrivare al momento in cui i nodi vengono al pettine, non è importante: bisognerà trattare con Federfarma. Nemmeno il “governissimo tecnico” potrà chiudere le trattative in solitaria, come spesso gli capita di fare. Ora il coltello dalla parte del manico lo ha Federfarma, speriamo ne faccia un uso consapevole e moderato. Auguri a tutti.
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sono sempre andati avanti a suon di pugni veramente
Quale governo l’ha spuntata con loro? nessuno certamente! Giorgio Siri lo disse chiaramente: pagano bene a destra e a sinistra affinchè tutto rimanga come è cioè Il meraviglioso mondo della Farmacia Italiana, 17.000 titolari e 80.000 farmacisti che mai potranno accedere alla professione!ci vorrebbe un pò di sana vergogna…ma si…alla arroganza non c’è mai fine!quando si toccano i “piccioli” può succedere qualunque cosa, specie a chi è abituato ad averne tanti e senza fatica…complimentoni
maria maria maria …tra 10 anni la farmacia privata in italia nn esisterà più, il governo delle multinazionali le avrà messe in mano a gruppi come Walmart Leclerc Coop Essere & Benessere e americanate varie! Risultato: noi poveri o falliti e voi cenciosi laureati davanti alle porte della gdo a pietire(!) x un co co co! Vedrete come vi tratteranno pagheranno e sfrutteranno i signori delle RISORSE UMANE! YES USA SHIT IS NOW .. e maria ..è anche colpa e della tua acredine! Cosa volete 80.000 bottegucce? Ma in che mondo vivete? Avete uno straccio di idea della fatica e dei rischi che corre un imprenditore nell’italietta di oggi .. UN CARO REQUEM A TUTTI I LAUREATI IN FARMACIA R.I.P.
Per Andrea: Mi auguro di non dover aspettare 10 anni per poter lavorare con qualche multinazionale qualsiasi, tanto hai ragione per me collaboratore non cambia molto essere trattato una merda ora da un titolare avaro che mi paga non prima del 10 del mese ed dover “Yes Sir” non mi cambia la vita ma la soddisfazione di vedere i figli del mio titolare doversi trovare un lavoro: NON HA PREZZO.
….colleghi guardatevi in seno , serpi svogliate vi succhiano risorse. Dai rimboccatevi le maniche , lasciate a casa qlcn di questi “stacanovisti” e liberate liquidità per investire. Io ne ho lasciato già a casa uno e il secondo è nella posizione di Damocle :-@
@ Renato …una breve storiella: un imprenditore (laurea CTF) 50enne già direttore di un centro commerciale mi porta un curriculum e gli faccio un colloquio conoscitivo; gli chiedo come mai un imprenditore della sua esperienza vuole un lavoro da dipendente .. mi risponde che 1500 € di stipendio al mese sono una manna rispetto alle preoccupazioni e mali di pancia che sottendono al ruolo del piccolo imprenditore oggi in iTALIA
buon futuro a tutti ;-@
per Andrea: spero di vivere abbastanza per vedere quel giorno in cui la farmacia privata italiana la più micragnosa del mondo non esisterà più, potrò morire in pace, guardando i giovani colleghi lavorare per le multinazionali a 200.000 mila dollari l’anno! visto che te lo puoi certamente permettere perchè non ti fai un corsettino base di inglese e viaggi un pò a vedere il mondo fuori dalla TUA botteguccia? scoprirai realtà insospettabili per te , persino che altrove la differenza che avete inventato tra colleghi ,titolari e dipendenti è vergognosa, non esiste proprio, la merda è qui altro che USA
raglio d’asino …
(x tua info ne parlo 5 e scrivo tre YUNGE SCHNAUZER ;-@ confondi stipendi lordi con netti, un farmacista WM da iper prende 27000 $al netto NDR .. detto questo emigra pure che di parassiti come te davvero questo paese nn ha bisogno)
.. sei la PEGGIO ITALIA
Maria, quella che deve vergognarsi qua sei tu… leggo tanto rancore ed invidia nelle tue parole. L’arroganza e’ tutta di chi crede di saperla lunga, quando poi non sa’ di cosa sta’ parlando.
Ah, Renato, tu sei della stessa pasta di Maria….buona invidia a tutti e due!
Carissimi, chissa’ perche’ quando una persona esprime il proprio pensiero deve essere tacciata da “invidioso”.. ma da che………riguardo al parassitismo cosa dire di quelli che prosperano sulle strade di mammine e papini e nonnini che hanno lasciato in eredita’ nientemeno che le convenzioni statali…..caso unico al mondo che appunto ne fa la FARMACIA PIU’ BELLA DEL MONDO…..dove le pubblicita’ dicono sempre “solo in farmacia” e cosi via … chi sono i parassiti?
La professione più “meritocratica ” del mondo :
-87 anni e sei ancora titolare di farmacia
-ti laurei a qualunque età con 18 e lode e ti compri la farmacia e la professione
– ti laurei a 22 anni con 110 e lode e sei disoccupato o devi chiedere lavoro al collega di 87 anni.
– truffi il SSN e mantieni la concessione fino alla condanna definitiva, nel frattempo la vendi o la passi ai figli e tu risulti disoccupato o nullatenente.
– non ci sono limiti di età per l’acquisto della farmacia, né limiti alla valutazione.
– si eredita , si compra, sivince a concorso e si rivende o si cede agli eredi.
– non é possibile esercitare la libera professione non convenzionata , come per tutti i veri professionisti.
– la media nazionale dice che c’é una farmacia ogni 3700 abitanti, perché la farmacia di Campora ne ha 500 e Positano 3000 residenti più 2000 domiciliati e 100.000 (centomila) presenze di turisti nei quattro mesi estivi?
Basta, vi ho annoiato abbastanta, non voglio infierire , siete già debilitati per losciopero della fame!
Gia’ tutti figli di papà , tutti incapaci e poi senza merito, poi l’ereditabilita , i privilegi …uffa mamma papà stato… voglio anche io un pezzo della torta e lo voglio a qualsiasi costo anche se so che la palla mi resterà in mano pochi secondi , voglio vendetta, voglio (ha ha ha) giustizia sociale …E NN MI FREGA PUNTO DI CONTRIBUIRE ALLA DISTRUZIONE DI UN SISTEMA che ha certo ;-! tante pecche ma CHE VENIVA CONSIDERATO UN MODELLO DI ECCELLENZA a livello MONDIALE proprio da atenei americani ..quella America stessa da cui proviene la sventagliata di proposte di “giustizia sociale” GDO style! Sarete dunque fieri di aver contribuito fattivamente alla trasformazione del farmaco da bene per la salute a mera merce da sconto e mercimonio! Credete d essere i depositari della morale mentre (e ci saranno spero debite eccezioni) siete solo i solito italiani bambocci che pur di nn dover fare un debito serio e incapaci di comperasela senza il papino del caso reclamano la propria fettina di mercato. Vedremo dunque chi sara’ a spasso e chi no ..io personalmente disgustato da questi bavosi della scatoletta dovunque e in mano a chiunque baderò solo alla mia di sopravvivenza! Già da tempo lavoro x nn dipendere dal ssn (e ci sono riuscito ndr) e per fare della mia professionalità qualcosa di tanto fulgido da potermi permettere il lusso di pensare che male che vada faro’ il direttore quando la GDO sarà l’unica a dare da mangiare al laureato farmacista! Voi collaboratori svogliati , limitati e incapaci di gestire altro che un cassetto alla volta potreste rischiare di trovare il vostro ex titolare ancora …sopra di voi ! Certo i fancazzisti beoti figli di papà titolare citati avranno un bel da fare a sopravvivere e capisco il gusto nel vedere decerebrati nullafacenti vivere la loro punizione sociale ma ripeto distruggere un sistema di distribuzione eccellente e universalmente riconosciuto invece di cercare di cambiarlo dove marcio (!) e per di più senza poterne ottenere nulla se nn minori tutele lavorative (orari ferie e stipendi da schiavismo xche cosi’ e’ la GDO !!!) e’ da stupidi quantomeno poco lungimiranti e moralmente deplorevole e deprecabile. Il vs spessore morale fa paura e nn e’ molto distante da certe porcate perpetrate da colleghi gia’ “troppo imprenditoriale ente furbi” ….vedremo dunque chi ballerà sul cadavere di chi visto che pare questo l’unico obbiettivo! Vedremo dunque chi fara’ carriera e chi invece rimarrà sempre con quattro lire in tasca e qualche(!!!!!!!) diritto in meno. L’AMERICA ..E’ QUI PER TUTTI : una grande opportunità forse ma accompagnata dall’infinita profonda tristezza per la consapevolezza che il camice bianco della gastronomia e’ lo stesso che vestirai TU FUTURO COMMESSO DEL SUPERMECATO O CITY STORE:
HAI VINTO QUELL’AURA DI SFIGA NERD E INUTILE POLVEROSA PRESENZA DEL FARMACISTA AMERICANO DA DRUGSTORE STORE
…ma nn vi erano altri modelli da imburrare cari acrimognosi sbavanti lemming fratricidi?!? EH? Siete l’iTALIA che si ferma in corsia di sorpasso per vedere l’incidente grave sul lato opposto! Pericolosi? NO: CRIMINALI SOCIALI! Fosse almeno vera ideologia, SIETE SOLO ALLA RICERCA DI UN VS TORNACONTO personale NE PIÙ NE MENO DI CIO CHE IMPUTATE AGLI ODIATI TITOLARI – CHE VI PIACCIA O MENO SIETE DELLA STESSA ITALICA PASTA – SCORCIATOIE E DENARO FACILE
Chi ha paura della farmacia non convenzionata?
Chi teme il confronto costruttivo della libera concorrenza?
Non confondiamo il desiderio legittimo all’esercizio professionale con quello di “avere un pezzo di torta”, il primo é un diritto il secondo é un privilegio.
La farmacia nn convenzionata esiste e sussiste solo come franchising …più che temibile direi eticamente ripugnante
La libera concorrenza riguarda merci e servizi , i beni a favore della salute umana andrebbero gestiti con un regime si protezione se possibile ancora più alto di quanto si faccia oggi
Mi pare abbia fatto anche tu un esame di stato che garantisce questo diritto …il diritto d’impresa quello te lo devi sudare tra banche e tasse …a già adesso la licenza da drugstore nn costa più nulla, scusa …buon lavoro… almeno sino a quando Pessina busserà alla tua porta :-@
ieri sera guardando il TG3 delle 19 ho scoperto che ho fatto sciopero perchè non voglio che i medici prescrivano per principio attivo. Chissà cosa avevo capito quando ho deciso di tenere la serranda abbassata!
Andrea Andrea….a quanto pare hai paura della farmacia non convenzionata, tanto da definirla ripugnante…io definisco ripugnante in regime di monopolio in cui voi operate…..vi piace vincere facile!….secondo l’utimo numero IMS nel primo trimestre 2012 le ricette rosse sono ancora il 70% del fatturato di una farmacia italiana…. che cosa blateri su rischi di impresa ,professionalità e altre cose a te del tutto estranee… tu guadagni perchè sei in un sistema protetto, se te ne vai fuori da li allora vedremo di cosa sei capace se ti paghi il mutuo e se porti i figli al mare, prima di allora per me sei uno che guadagna solo con privilegi medioevali. Stop.e non puoi dimostrare niente in contrario perchè anche se tu tutto il giorno non facessi nulla comunque in quel cassetto qualcosa ti entrerebbe lo stesso, perchè minimo 5-6 medici si alzano la mattina e ti scrivono RICETTE di qualunque tipo e poichè è tutto “in Farmacia”, ricordi pure la pubblicità?, cosi va il mondo, goditi i tuoi privilegi, nella vita ci vuole culo, ma non ci scassare con la tua professionalità, ora come ora non puoi dimostrare davvero quello che sai fare, al contrario di noi.Cordiali saluti
Ciao Maria @
..non ho ereditato, ho fatto debiti da brivido EPPURE IO (!!!) non ho medici, sono una rara urbana sotto la soglia dei 258000 eu di mutua , vivo da due anni come se la convenzione ssn nn esistesse eppure viaggio con un margine operativo lordo superiore al 40% , sarà fotruna o posizione .. MAH 😉
.. la fantomatica farmacia nn convenzionata come la intendete voi paladini della “libera impresa” nn esisterà mai , non è sostenibile nemmeno con la fascia C !!! Ma si sa i novelli del business sanno fare i conti meglio ;-! Pessina & consorte mi preoccupano invece! Sai di cosa parlo o vivi nel paese di Oz?
IO VOGLIO (!) CHE PRESCRIVANO IL PRINCIPIO ATTIVO …NON HO MEDICI IO
Cari colleghi Maria e Andrea,
l’acidità non fa bene al pensiero, prendetevi un maalox ed un en ciascuno, consiglio da farmacista.
Guardiamo le cose in faccia:
– la professione oggi è svalutata: sia per chi tiene impresa, sia per chi collabora. Le colpe sono antiche, tra sindacati ordini e leggi che fanno vergogna a un Paese moderno.
– l’unica difesa che interessa ai titolari è la conservazione della “riserva di caccia” territoriale, e non mi si venga a dire che si campa con l’imprenditorialità, storie: al massimo oggi si campa meglio del vicino di bottega, meglio tacere con quale imprenditorialità. Se dovesse arrivare la GDO, siamo finiti tutti, titolari e collaboratori, lo sanno anche i sassi.
– i collaboratori possono avere invidia nel vedere che il loro lavoro rende tantissimo al “padrone” e ben poco a loro, è umano; ma si ricordino che non partecipando al rischio d’impresa (benché ancora oggi minimo, ammettiamolo), non hanno nemmeno diritto al maggior profitto.
Che poi ci siano pessimi collaboratori, va da sé, e si ha per fortuna la possibilità di farne a meno; ma se la farmacia italiana ha un’ottima immagine verso il pubblico, il merito è in larga parte dei farmacisti senza bottega. Se ne ricordino i titolari.
– le sbandierate “liberalizzazioni” di ieri e di oggi non hanno intaccato alcunché nel sistema feudale della farmacia italiana, al massimo si sta creando qualche migliaio di feudatari nuovi (peraltro ben noti, con le leggi attuali che regolano i concorsi) che rosicchieranno la fetta d’affari del vicino.
– se veramente fossimo in uno stato liberale, il rimedio ovvio sarebbe il libero accesso alla professione; chi ha la patente e la voglia di fare impresa, rischia del suo: ci mette faccia e quattrini, e gli altri lavorano per terzi. Ma questo è il terrore di Federfarma, che fa di tutto per scongiurarlo, con motivazioni che sfiorano il tragicomico, e di moltissimi titolari e non titolari, che non hanno la benché minima cultura imprenditoriale, e “tirano a campare” svogliatamente sulla miniera d’oro ereditata dal nonno, o preferiscono il misero stipendiuccio e una volta girato l’angolo della bottega dormire sonni di piombo. Per quanto ancora conviene, prima che arrivi la Boots & C. a rompere il giocattolo? Sveglia!
– L’unico obbiettivo che tutti noi professionisti dobbiamo avere è tenere fuori chi farmacista non è, perchè è l’unico vero pericolo per tutti quanti. In Germania hanno avuto questo coraggio, e la professione è rimasta nelle mani dei (liberi) professionisti. Il rischio da correre è azzerare le rendite di posizione, rimboccarsi le maniche, competere e fare impresa, ma davvero. I bravi resistono, gli altri falliscono, ma il sistema rimane imprenditorialemnte sano, e valorizza la professionalità di chi ci sa fare.
Troppo semplice, cari colleghi?
per_@ METTICI UN NOME VAH
QUOTO, quasi, hai copia-incollato il senso dei miei post 😉 .. hai letto bene prima di chiamare al banco le parti, giudice estemporaneo? ..xchè hai il tono di volerti arrogare l’ultima parola! Sei un politico , fai parte del sindacato , sei in odore di qualche capannello storico? Così ..x capire il ..”DIBATTITO SERIO” .. SFOGARSI FA BENE, DIRE QUELLO CHE SI PENSA ALMENO QUANDO CI SI CREDE ALTRETTANTO .. grazie cmnq x il riassunto
_un_@
ti/le dirò di più …mi è parso di sentire una conclusione simile, ineluttabilmente volta solo al concorrenzialismo ed alla circolazione di capitali e libere MERCI tra liberi MERCATI .. mi pare che il relatore si chiamasse Caprotti , dice nulla ?!??? Stessa ditta? O piu’ vicino a E&B?!? Ucci ucci sento odor ..prelatucci
il pensiero sia indipendente e il cuore forte nel difenderlo, FATEVI UNA IDEA PROPRIA e fate moooolta attenzione agli opinionisti di professione e prezzolati vari preda del cartello meglio foraggiante
COLLEGA HAI QLCS DA DIRE DAVVERO ..ALLORA GRIDALO AL MONDO .. INTERNET FREGA LA MAFIA COLLOSA E COLLUSA DEI MEDIA E DEI LORO “OSSIGENATORI”