Nuove farmacie ad Agrigento, il Tar respinge ricorso contro decisione del Comune

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Accanto alle già previste quindici, secondo la legge è possibile aprire tre nuove farmacie che sono state individuate nella zona di Cannatello, in contrada San Michele e ad Est del centro cittadino tra via Giovanni XXIII e via Demetra.

Il Tribunale amministrativo regionale di Palermo ha respinto il ricorso con il quale si chiedeva di sospendere gli effetti della determinazione dello scorso aprile con la quale il sindaco individuava l’ambito territoriale di nuove farmacie in città, così condividendo le tesi del Comune di Agrigento, difeso dall’avvocato Margherita Bruccoleri.

“Non avevamo dubbi sulla legittimità del nostro operato – dice Zambuto –  anche se rischiavamo di veder paralizzate le scelte compiute per assicurare migliori servizi ai cittadini”.
La decisione del sindaco di Agrigento, assunta nell’aprile del 2012, è stata operata in conseguenza della nuova legge sulla libera concorrenza e la competitività che prevede che i Comuni, per favorire una maggiore accessibilità al servizio farmaceutico, sentita l’Azienda sanitaria provinciale e l’Ordine dei farmacisti, individuino le zone dove ubicare le farmacie, secondo il nuovo parametro di una ogni 3300 abitanti.
E così, accanto alle già previste quindici farmacie, compresa quella comunale di Monserrato (il cui iter è ancora in corso), essendo la popolazione di Agrigento di oltre 59.000 unità, è possibile aprire tre nuove farmacie che sono state individuate nella zona di Cannatello, in contrada San Michele e ad Est del centro cittadino tra via Giovanni XXIII e via Demetra.
“Ora – continua il sindaco di Agrigento – può proseguire celermente l’iter regionale per pervenire all’apertura di queste nuove farmacie. Dopo che negli anni scorsi siamo riusciti finalmente a far aprire una farmacia nella popolosa zona di nuova espansione del quadrivio Spinasanta, ed è già deciso di fare altrettanto nel quartiere di Monserrato, attraverso una società mista tra Comune e soggetto privato da individuare. Con queste tre nuove sedi si potenzia ulteriormente un servizio essenziale per i cittadini”.
“Siamo convinti – conclude Zambuto – che attraverso queste nostre scelte di programmazione, che rientrano pienamente nella discrezionalità che il Comune deve esercitare per il bene della popolazione, come in questo caso ha riconosciuto anche il Tar, vengono intaccati forti interessi privati, ma per noi resta ovviamente preminente la necessità di assicurare sempre maggiori servizi per una migliore qualità della vita dei cittadini”.

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