La decisione dell’AGCM aveva condannato il gruppo farmaceutico a una sanzione di 10,6 milioni di euro per aver ostacolato l’ingresso sul mercato di farmaci generici.
Il TAR del Lazio con sentenza 07467/2012 ha annullato il provvedimento dell’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato dell’11 gennaio 2012 controPfizer, prima casa farmaceutica al mondo che, secondo il Garante, avrebbe ostacolato e rallentato l’ingresso dei farmaci generici per la cura del glaucoma, prolungando artificiosamente la protezione del brevetto divisionale per la produzione del principio attivo Latanoprost.
La Sentenza del TAR ha annullato la decisione dell’Authority dichiarando così lecito il comportamento del gruppo farmaceutico americano e affermando che “al fine di sussumere le condotte poste in essere da Pfizer nell’illecito concorrenziale considerato, le stesse devono connotarsi di un evidente intento escludente alla luce di un quid pluris che si aggiunga alla mera sommatoria di comportamenti leciti per i rispettivi ordinamenti amministrativo e giudiziario; ma tale quid pluris la AGCM non riesce a dimostrare nel caso di specie”.
La Sentenza a favore di Pfizer è stata ottenuta dall’avv. Anna Maria Stein (in foto) dello studio Franzosi Dal Negro Setti che ha seguito gli aspetti di diritto industriale mentre per gli aspetti antitrust il caso è stato seguito dall’avv. Prof. Cristoforo Osti di Clifford Chance.
“La nuova decisione del giudice amministrativo italiano è importante per fare chiarezza sulla liceità delle domande divisionali di brevetto, di CCP e di Estensione Pediatrica, quando le procedure avanti l’Ufficio Europeo Brevetti siano seguite in modo corretto. Nel settore farmaceutico le divisionali, i CCP, l’estensione pediatrica sono, forse, i più rilevanti cespiti di proprietà industriale. Nel caso Pfizer non vi è stato alcun abuso con intento escludente poiché la domanda divisionale fu presentata diversi anni prima dell’ingresso anticipato, rispetto alla protezione brevettuale, nel mercato di prodotti generici” ha commentato l’avv. Anna Maria Stein di Franzosi Dal Negro Setti.