Balduzzi: Stop ai “santoni” delle staminali

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Fattucchiere, venditori di miracoli e ciarlatani sono nel mirino di Balduzzi. I novelli Dulcamara dovranno cercare riparo in altri lidi. L’attuale Ministro della Salute ha avviato un tavolo di lavoro con esperti ed ha anche costituito un gruppo di “saggi” per raccogliere informazioni e consultare studi sulle cellule staminali mesenchimali e sul loro utilizzo. Tecnici del Ministero, dell’Aifa, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Centro Nazionale Trapianti, si sono messi al lavoro per raccogliere tutto il materiale possibile, informazioni e dati, sulle patalogie trattate, le tipologie di tessuti e di cellule utilizzate, gli effetti dei trattamenti e il numero di pazienti. Invece il gruppo di “saggi” è composto da Bruno Dalla Piccola, genetista e direttore scientifico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, Massimo Dominici, responsabile del Laboratorio di biologia cellulare dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena e Reggio Emilia, Rosaria Giordano, direttore tecnico della Cell-Factory del Policlinico di Milano, Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e direttore del Centro Europeo di Ricerca sulle cellule staminali di Terni e Alessandro Rambaldi, direttore dell’Unità di ematologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Il progetto di Balduzzi cerca di evitare speculazioni ed illusioni, per non dire vere e proprie truffe, in questo campo molto delicato. Il Ministro ha dichiarato in proposito: “In un settore in continua evoluzione, ma che rischia di generare attese eccessive nei pazienti, soprattutto in quelli in condizioni più critiche, è necessario riunire i risultati delle sperimentazioni in atto per capire quali siano le reali potenzialità di questo tipo di terapie. Bisogna inoltre completare il quadro normativo, anche con il coinvolgimento delle Regioni, e attivare strumenti che consentano al Ministero di comprendere l’eventuale efficacia delle terapie finora somministrate e la reale percentuale dei pazienti che ne hanno beneficiato”. Un vero e proprio colpo di mano, volto ad eliminare possibili degenerazioni che si possono creare attorno a quello che si prospetta essere un mercato florido. Qualche fatto di cronaca già ha dato forma alle paure che affliggono Balduzzi. Più il paziente è disperato, più i criminali possono speculare. Balduzzi ha chiarito ulteriormente alcune necessità: “Vi sia un punto unico di riferimento per valutare tutti gli studi e i risultati che si stanno ottenendo, per approfondire le reali potenzialità di questo tipo di terapie, in modo da garantire elevati livelli di sicurezza ed evitare che le aziende ospedaliere e i pazienti siano oggetti di false illusioni o di truffe vere e proprie. Occorre sviluppare una governance dell’intero sistema dello studio e dell’utilizzo di cellule staminali in Italia da parte del Governo che risponda alla domanda e dia supporto alle domande e alle aspettative delle famiglie e dei pazienti con rigore scientifico”.

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