Scrive Alfonso Albano: “Ora basta! Siamo farmacisti ed esercitiamo la libera professione”

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Agosto è un mese di afa,vacanze e gente distratta dal sole e dalla bella stagione.

Ma è anche un mese importante questo agosto del 2012 per una categoria in fermento da tanto tempo,i laureati in farmacia che hanno deciso di esercitare limitatamente la libera professione di farmacista rischiando di aprire le cosiddette “parafarmacie”(mai parola fu più inappropriata ed infelice..) dopo l’entrata in vigore del famigerato decreto Bersani.

Da allora un continuo rincorrere normative che aprissero davvero alla libera professione da parte di noi titolari di parafarmacia da un lato e biechi tentativi di ritornare al passato da parte di federfarma con l’altrettanto famigerato disegno di legge Gasparri-Tomassini dall’altro.Sempre agosto a scandire i tempi sornioni di questa lotta che va avanti dall’ottocento e che ancora non ha visto la parola fine.Ma stavolta dobbiamo tornare all’agosto del 2011,quando il governo Berlusconi ormai alla berlina nel mondo visto l’avanzare della crisi fu costretto(e oserei dire per fortuna..)a rispondere alle pressanti richieste dell’Europa per avviare le riforme così urgenti già vent’anni orsono.
E la fretta si sa è una cattiva consigliera.L’allora ministro Tremonti dovette improvvisare una riforma degli ordini professionali.Ed è qui che inizia la nostra storia.
Il 14 agosto viene pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto del presidente della Repubblica n.137 del 07 agosto 2012 diventando legge.E questo decreto sancisce che “è garantito il libero accesso alla professione prevedendo all’articolo 3 che non vi siano limitazioni discriminatorie fatta salva l’eccezione della pubblica salute”.
Ora essendo la dispensazione di farmaci sempre subordinata alla prescrizione di un medico,fatta salva l’eccezione dei farmaci di automedicazione(ove comunque è sempre indispensabile ed obbligatoria la presenza di un farmacista..) resta dimostrato facilmente che il farmacista laureato,abilitato e iscritto all’ordine di appartenenza ha tutto il diritto di fare il suo mestiere!!!Finalmente si è riusciti a cambiare l’odioso sillogismo farmaco-farmacia nel molto più equo farmaco-farmacista!!!
Ora basta!!!Siamo farmacisti ed eserciteremo la libera professione.

Dott.Alfonso Albano

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