Sinafo sulla indagine Cref: parliamone

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Finalmente anche il sindacato dei farmacisti ospedalieri, Sinafo ha commentato i dati dell’indagine presentata da Federfarma ove erano evidenziati i chiari risparmi che la distribuzione realizzata dalle farmacie rispetto alla distribuzione ospedaliera. Sinafo innanzitutto fa notare che la ricerca in una Asl del nord-est non è rappresentativa di tutto il territorio nazionale ma si dice comunque a favore di un tavolo per trovare soluzioni più adeguate. In una nota si legge: “ (L’indagine Cref, Ndr) dovrebbe trovare le necessarie conferme in una indagine di maggior estensione (possibilmente nazionale) che coinvolga le diverse realtà italiane. In ogni caso dovrebbero (devono) essere presi in considerazione i costi ‘medi’ regionali sostenuti in entrambe le tipologie di Distribuzione, diretta e per conto. Solo così si potrebbero meglio apprezzare le validità economiche delle due alternative, lasciando poi ad un confronto sereno ed obbiettivo il compito di definire ruolo e funzioni all’interno della catena distributiva nelle diverse Regioni. Questo iter deve essere prodromico ad una auspicabile omogeneizzazione organizzativa a livello delle varie regioni del territorio nazionale. Naturalmente, deve, in ogni caso, essere salvaguardato il diritto del cittadino alla fruizione di un facile accesso alle terapie che devono, ovviamente, avere sempre i crismi dell’appropriatezza. Certo, consapevoli dell’attuale scarsità di risorse, dobbiamo contribuire (tutti) a qualificare ed ottimizzare sempre di più la spesa farmaceutica contenendo, per quanto possibile, i costi che gravano sulla gestione. Quindi, la Categoria dei Dirigenti farmacisti ospedalieri e territoriali del Ssn, ribadisce la propria totale disponibilità a rendere pubblici i costi (quelli veri) e di essere pronta al confronto con le altre realtà organizzative”. Sinafo in sostanza non esclude che ci possano essere problematiche da affrontare, ma non ci sta a coricarsi tutto il peso delle disfunzioni del sistema. Nella nota vengono ricordate realtà come quella siciliana dove sono stati risparmiati milioni di Euro con la dispensazione diretta, e come quella della Regione Lazio che subì la denuncia della Corte dei Conti nel 2009 per la mancata estensione della distribuzione dei medicinali diretta nelle Asl. Si consideri anche che i farmacisti ospedalieri spesso e volentieri lavorano in condizioni non ottimali, con scarsità di risorse e problematiche di ogni tipo. Sinafo sembra accettare le proprie responsabilità ma sempre nell’ottica di valutare le responsabilità di tutti i soggetti, intorno ad un tavolo, per trovare soluzioni condivise. Nella nota si può leggere infatti: “al di là delle facili e prevedibili polemiche, che la nostra organizzazione è pronta, ove invitata, a partecipare ai diversi tavoli tecnici che cerchino reali soluzioni organizzative al fine di dare le soluzioni più appropriate alle esigenze assistenziali nell’ottica delle giuste esigenze correlate al rigoroso controllo della spesa”.

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