Grecia: la tensione non diminuisce

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La situazione drammatica della Grecia rimane, purtroppo, sempre molto tesa: al confine della guerra civile. Una notizia meno tetra delle altre è quella del quasi raggiungimento dell’accordo richiesto dalla “troika”, Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea, che permetterà l’invio di una nuova tranche di aiuti per trentuno miliardi e mezzo di Euro. L’accordo si basa su alcune misure di austerità che gli esponenti dell’Europa unita hanno richiesto alla Grecia e che il premier Antonis Samaras con i suoi alleati Evaghelos Venizelos (socialista), e Fotis Kouvelis (sinistra democratica) sono riusciti quasi a raggiungere: mancano meno di due miliardi di Euro per raggiungere le richieste europee, ma davvero il traguardo sembra vicino. L’assemblea generale dell’Ordine dei Farmacisti dell’Attica si è riunita e ha deciso di non concedere medicinali a credito agli assistiti dell’Ente Nazionale (Eopyy), fino alla fine di Settembre, se prima non saranno rimborsati dei debiti già esistenti che lo Stato ha maturato con le farmacie. Gli scioperi non si contano e i disagi aumentano di giorno in giorno, si sfiora continuamente la tragedia ma per ora il sistema, seppur in fin di vita, regge. Ogni giorno speriamo di poter portare su questo giornale un alleggerimento della tensione nel tormentato paese di Omero ma, purtroppo, non è ancora giunto quel momento.

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