
Il 19 settembre è stata pubblicata la graduatoria degli ammessi ai corsi di laurea in Farmacia e in Ctf, il giorno dopo è stata rimossa e sostituita da un altro elenco. Alcuni candidati che il 19 risultavano aver superato la prova si sono ritrovati, 24 ore dopo, fuori dalla classifica, scavalcati da altri studenti.
Una doccia gelata per loro, come se alla maturità avessero scoperto che il risultato sul tabellone era sbagliato. Lo scivolone di chi ha fatto i calcoli è stato questo: i quesiti lasciati in bianco dovevano essere conteggiati con zero punti e invece sono stati considerati come risposte sbagliate, quindi in negativo, con l’effetto di un punto in meno. «Siamo intervenuti dopo la segnalazione di uno studente. Il 20 settembre al mattino abbiamo scoperto questo errore. Le graduatorie sbagliate sono state rimosse, è stato messo avviso su sito di facoltà, è stata inviata una e-mail a tutti i candidati. Al pomeriggio sono state pubblicate le graduatorie corrette» – spiega la direttrice del dipartimento di Farmacia, Patrizia Santi.«È stato un errore di calcolo informatico, da parte di chi ha elaborato i dati. A svolgere questa operazione è personale dell’università, non del dipartimento di Farmacia – puntualizza la direttrice -. L’anno prossimo saremo noi a Farmacia a calcolare i punteggi, non è detto che ci metterà al riparo da errori, ma almeno saremo noi a metterci la faccia e la responsabilità. Purtroppo sono cose che succedono, pur con tutte le precauzioni. Noi abbiamo controllato tutte le fasi manuali della prova».
«Ci siamo rimasti male tutti, credo che l’errore umano sia sempre possibile, nel momento in cui chi viene compiuto si fa tutto il possibile per rimediare» – dice Patrizia Santi.
Al test di Chimica e tecniche farmaceutiche (Ctf) avevano partecipato quest’anno 215 candidati per 100 posti, mentre a quello di Farmacia si erano presentati in 390 per 200 posti. La segreteria della facoltà è stata tempestata da chiamate. «Abbiamo inserito un avviso nell’homepage della facoltà, in cui avvisavano che le graduatorie erano sbagliate e che avremmo ripubblicato quelle corrette – continua la professoressa Santi -. Mi sono fatta dare dalla segreteria tutti gli indirizzi mail di tutti studenti che si sono presentati al test e ho inviato una mail personale a tutti spiegando cosa era successo. L’episodio è increscioso, l’errore è stato fatto da chi ha elaborato i dati, e non potevo nemmeno accorgermene, ma penso di aver fatto tutto il mio potere per rimediare all’inconveniente».
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