Concorso straordinario farmacie in arrico ecco il modello di bando.
Siamo alla fine di Settembre ed è oramai pronto il modello di bando che ispirerà le delibere che verranno proposte dalle Regioni nel concorso straordinario farmacie del decreto liberalizzazioni. Non ci saranno sorprese, almeno questo sembra, e il testo riprenderà le disposizioni delle leggi 27/2012 e 135/2012. Quindi potranno partecipare tutti i farmacisti non titolari, in qualunque condizione lavorativa si trovino, sia in forma singola che in forma associata; la partecipazione al concorso straordinario farmacie è aperta anche ai farmacisti titolari di parafarmacia e/o di farmacia rurale sussidiata, ai titolari di farmacia soprannumeraria e ai soci di società titolari di rurale sussidiata o soprannumeraria. Sarà rispettato anche il limite di Regioni in cui è possibile iscriversi: 2. Ci si potrà iscrivere dal web su piattaforme apposite. Per quanto riguarda la valutazione dei titoli, in caso di partecipazione associata, si sommeranno i punti di ciascun candidato fino alla concorrenza del punteggio massimo previsto dal DPCM 298/1994 per ciascuna voce. Il tempo parziale uguale o sotto le venti ore viene valutato «nella misura del 50% del punteggio previsto per i relativi profili professionali». I titolari o collaboratori di parafarmacia, con una documentata anzianità di almeno cinque anni, riceveranno una maggiorazione del 40% fino a raggiungere un limite di 6,50 punti. Non sono previsti corsi Ecm, ma faranno parte della valutazione solo i titoli conseguiti nei cinque anni precedenti alla data di pubblicazione del bando. Soltanto i lavoro scientifici editi, a mezzo stampa, nei dieci anni precedenti alla pubblicazione del bando, saranno presi in considerazione nella valutazione. Per tutto il resto ci sarà, ancora una volta, da affidarsi alle commissioni esaminanti, con tutti i pro e i contro del caso. Purtroppo ci sono stati, e con forte probabilità ci saranno ancora, disparità di giudizio da commissione a commissione nella valutazione dei titoli. In passato, ci sono stati casi dove gli stessi candidati hanno ricevuto due valutazioni fortemente differenti in due Regioni diverse. Su questo tema ancora non ci sono risposte certe, ma sembra che non ci saranno cambiamenti. Sembra un difetto del sistema che non si riesce ad eliminare, seppure costruire una griglia di valutazione omogenea in tutto il territorio nazionale non sembri poi un’idea così provocatoria. L’attenzione è molta, la tensione anche. Confidiamo in un miglioramento del sistema che permetta valutazioni oggettive dei titoli senza distinzioni di valutazione eccessive tra una Regione e l’altra; su questo crediamo si stia lavorando alacremente, poiché è un punto dolente ed imbarazzante che già ha fatto discutere. Avremo sicuramente notizie più dettagliate nei prossimi giorni sul concorso straordinario farmacie.
Se le cose rimangono così possiamo dare questa interpretazione:
– il 110 e lode non vale più nulla, in quanto un’ associazione può sommare i propri punteggi di laurea e arrivare comunque a 5
– le maggiorazioni, l’ essere stato farmacista rurale, avere molti anni di servizio non conta più, in quanto si sommano i singoli punteggi di ciascun farmacista senza distinzioni tra i primi 10 anni e i successivi 10
La domanda allora è: chi concorre da solo è cretino?
Ma esiste un modo per far capire queste banali riflessioni ai “tecnici” che si riempiono la bocca con la parola “meritocrazia”.
Ma se fosse così, in questo concorso dove la troviamo la meritocrazia?
do’ pienamente ragione a Sandro perche’ i 5 punti per i titoli sono di pochi eletti o di societa’ :e gli altri colleghi che come me hanno 95 di laurea e basta ma 33 anni di servizio che avranno? io raggiungero’forse 36 o 37 punti.non e’ giusto che veniamo scalzati se non facciamo societa’ perche’ non ci crediamo ad esse e quindi da cretina 58enne deduco che: senza farmacia ero e sono e senza farmacia rimarro’ anche partecipando!
Per favore, qualcuno più informato di me saprebbe dirmi come calcolare il punteggio voce per voce o dove trovare spiegazioni dettagliate? E come calcolarlo in caso di associazione? Ringrazio anticipatamente!
Ciao Giulia, ti informo che il nostro magazine in collaborazione del prof. Carlo Ranaudo offre questo servizio di consulenza gratuito:
http://quellichelafarmacia.com/consulenza-gratuita-per-farmacisti/il-concorso-si-vince-a-tavolino-il-prof-carlo-ranaudo-risponde/
Saluti
Felice Guerriero
Domanda: secondo Voi un socio di farmacia
con quote minoritarie(tra 1 e 49%),
è da considerarsi un titolare?
Secondo me no,infatti pur essendo un professionista
con esperienza e buone capacità aziendali
pur avendo pagato le quote che detiene,
Non puó assumere scelte importanti nella Sua farmacia,ma
non può concorrere per una nuova sede
E non è detto che pur essendo disposto ad acquistare le quote
Rimanenti della società,ció possa avvenire.
Praticamente condannato a rimanere sempre socio
a volte più che minoritario