Inspiegabile attacco al Movimento
Sulle pagine di Farmacista33, inspiegabilmente l’ANPI critica una intervista rilasciata nelle scorse settimane (agosto) al settimanale Viveresani & Belli.
La critica completa mostra qualcosa di anomalo: è completamente avulsa da quanto conteuto nell’intervista, come se fosse solo un pretesto.
Perché?
Crdevamo che ottenere uno spazio giornalistico e cogliere l’occasione per parlare ancora di liberalizzazione della fascia C fosse un merito e non un demerito. Ma a meno che qualcuno non creda di avere il monopolio di determinati argomenti o la verità assoluta in mano, tutto risulta essere abbastanza inspiegabile, a meno che…Comunque questa è la nostra risposta:
Sorprende la nota ANPI a commento dell’intervista parallela pubblicata da Viversani & Belli al Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti Vincenzo Devito e al presidente Federfarma Annarosa Racca.
Sorpresa ancora più marcata per la completa estraneità dei contenuti della nota rispetto a quelli dell’intervista. Tuttavia, ogni tesi è la benvenuta e il M.N.L.F. è sempre particolarmente attento a quelle che hanno come obbiettivo la costruzione e non la critica fine a se stessa.
Proprio per far emergere nuove idee e dare reale rappresentanza ai colleghi, il Movimento ha deciso di organizzare il prossimo 21 ottobre a Rimini il IV Congresso Nazionale dei Farmacisti non titolari italiani.
Come ben sa la dirigenza dell’Anpi, per aver ricevuto l’invito a partecipare e a fornire il proprio contributo, quella potrebbe essere l’occasione giusta, nelle modalità indicate, per manifestare dissenso o proporre le proprie idee ai colleghi. L’appuntamento servirà anche per “misurare” la reale rappresentanza delle varie sigle e verificarne il grado di apprezzamento. La democrazia non è solo esercizio di retorica, ma anche pratica quotidiana e l’intera categoria, a cominciare dai vertici istituzionali, ne ha un gran bisogno.
Solo un piccolo inciso nel dare appuntamento agli “amici” dell’ANPI a Rimini: le battaglie si vincono uniti e non cercando continuamente di dividere. Non è “scimmiottando” i comportamenti corporativi altrui che si ottengono risultati, ne tantomeno cercando di raccogliere le “briciole” che cadono dal tavolo. Perché la parafarmacia sia considerata realmente una nuova opportunità professionale essa non deve proporsi come una rivendicazione neocorporativa. Questo finirebbe per ghettizzarla e condannarla all’insuccesso, deve, altresì, essere battaglia di tutti, perché tutti abbiano pari opportunità.
Riconoscimento della professionalità non è aver ottenuto le stesse maggiorazioni di punteggio dei titolari di farmacia rurale, ma la possibilità di vendere farmaci veterinari con obbligo di prescrizione e la facoltà di preparare galenici. Battaglie certamente “vecchie”, targate M.N.L.F., che guarda caso saranno decisive proprio in quelle cause che saranno oggetto di decisione sia a livello nazionale che comunitario.
Su una cosa della nota ANPI siamo d’accordo: Il MNLF come all’inizio della sua storia continua a perseguirela libertà professionale per tutti i farmacisti italiani e se oggi possiamo parlare di liberalizzazione dei farmaci di fascia C o di farmacia non convenzionata è proprio perché questa organizzazione per prima ne gettò le basi e ne fece il punto centrale della sua azione.
Se questo significa essere schiavi della propria coerenza, ebbene noi lo siamo.