Dalla Toscana è partito un messaggio di solidarietà a Farmindustria e a tutta l’industria farmaceutica nazionale, ad inviarlo è stato Gianfranco Simoncini assessore alle attività produttive. L’aria poco allegra che da qualche tempo circonda il sistema industriale italiano non può far felice nessuno e Farmindustria, in questi mesi, sta organizzando convegni e conferenze per presentare lo stato di grave condizionamento che alcune riforme hanno imposto alla farmaceutica nostrana, e per cercare possibili soluzioni a una situazione che sembra in continuo logoramento. Il prossimo convegno di una certa rilevanza è quello che si sta svolgendo in queste ore a Roma, a cui l’assessore toscano non potrà partecipare per diversi impegni già presi in precedenza. Ma il messaggio di Simoncini è chiaro: “Condivido la preoccupazione di Farmindustria e sindacati per il rischio che il settore farmaceutico possa entrare in crisi per l’entrata in vigore di norme che di fatto penalizzano la farmaceutica italiana rispetto ai prodotti esteri. C’e’ un patrimonio di competenze scientifiche, intellettuali, di ricerca, che ha proprio in Toscana uno dei suoi poli fondamentali, che deve essere salvaguardato e valorizzato. E’ con questa convinzione che l’amministrazione regionale sara’ presente all’incontro
promosso dalla Menarini il prossimo 1° ottobre per presentare le difficoltà che i recenti provvedimenti sui farmaci generici rischiano di determinare per l’azienda fiorentina”. La Toscana, quindi non sottovaluta lo stato di difficoltà in cui si trova l’industria farmaceutica e si impegna a creare iniziative a sostegno del settore. D’altronde in Toscana questo tipo d’industria ha un forte impatto sull’economia locale, Menarini ne è soltanto un esempio. Il messaggio dell’assessore toscano rappresenta un segnale molto importante che può aiutare nel creare un tavolo, strettamente necessario, per discutere, senza dogmi, sul futuro della farmaceutica italiana e sui sacrifici richiesti ad un settore che di giorno in giorno sembra accusare sempre più gli effetti delle ultime riforme in materia. Il Governo nazionale dovrà prendere atto di questa solidarietà, e presto, crediamo, arriveranno altre Regioni a sostegno dell’industria farmaceutica. Una risorsa tanto importante per la nostra nazione non può essere ignorata, seppure alcuni atteggiamenti troppo provocatori abbiano creato malcontento, è evidente che una soluzione condivisa debba essere cercata.
La Regione Toscana ha stanziato 23 milioni di euro a favore di un progetto di Novartis Siena volto alla produzione di vaccini per l’Africa che prevede l’utilizzo della metodologia della sperimentazione animale (vivisezione). Il COMitato Animalista Pratese ha lanciato questa petizione su Change.org per chiedere alla Regione Toscana di pretendere che Novartis utilizzi una metodologia di ricerca che non preveda l’utilizzo di animali. Il tuo contributo è importante, perché se nei primi giorni ci saranno parecchie firme Change.org inizierà a pubblicizzare la petizione e quindi la nostra richiesta diventerebbe più visibile e incisiva https://www.change.org/it/petizioni/enrico-rossi-governatore-della-regione-toscana-non-finanziare-ricerche-con-sperimentazione-animale-della-novartis-siena