Oggi,in questo giorno di Ottobre ricorre il centosettantunesimo anno dalla nascita di Gregorio Rigo,farmacista e scienziato del passato.Un passato glorioso che annovera tra gli altri altri anche Giovanni Girolamo Zannichelli. Oltre agli indimenticati e ben più famosi ai più Giovanni Battista Schiapparelli e Carlo Erba,fondatori delle omonime industrie farmaceutiche.
Mi fa piacere parlare di grandi e vecchi interpreti di una professione che in Italia ha rappresentato per molto tempo un’avanguardia per tutto il mondo occidentale.Io peraltro, ho avuto la fortuna di laurearmi in Farmacia alla facoltà di Palermo,rinomata per aver avuto tra i suoi migliori ed apprezzati professori il professor Tommaso Ajello (Magnifico Rettore dell’Ateneo palermitano) ed il professor Vincenzo Sprio ed il suo gruppo di ricerca.
Oggi invece ci troviamo qua sempre a parlare di mancata libertà di esercizio per una professione tra le più belle al mondo e che ha una valenza sociale di non poco conto.
Sicuro che alla maggior parte dei colleghi dovrò spiegare chi sono i suddetti personaggi vado subito ai fatti.
Gregorio Rigo era un farmacista combattente.Si arruolò nel 1866 ai comandi del Comandante Giuseppe Garibaldi nella terza lotta di Indipendenza.E durante i suoi numerosi viaggi militari e non,raccolse un formidabile quantitativo di piante che poi furono tradotte in un essiccario ancora conosciuto e conservato all’Università di Napoli.
Giovanni Girolamo Zannichelli divenne celebre al suo tempo per aver dato i natali ad un efficacissimo rimedio purgante(Pillole del Piovano di Santa Fosca) che fu venduto per ben oltre due secoli e mezzo.E grazie all’agiatezza economica che ne conseguì potè dedicarsi alla sua vera passione che era l’applicazione della chimica e della botanica al suo mestiere di farmacista.
Giovanni Battista Schiapparelli era un predestinato.Infatti riuscì subito sin da giovane a sfruttare le potenzialità del nuovo mondo occidentalizzato ed industrializzato producendo solfato di chinina ed allume con la vendita dei quali riuscì a far fortuna economica tanto da poter aprire una sua farmacia e fondare una delle più gloriose aziende farmaceutiche italiane,la Ditta Schiapparelli appunto.
Parlar di Carlo Erba sembra davvero superfluo.Un uomo legato al destino del suo cognome non poteva che fare il farmacista!!!E con ottimi risultati visto che diede impulso con il suo lavoro all’estrazione di alcaloidi dell’oppio e dello zucchero dalla barbabietola.
Ora queste cose oggi sembrano scontate,ma quando questi pionieri onoravano la professione del farmacista non lo erano affatto scontate.Così come le migliorie tecniche che ogni giorno vengono realizzate nel mondo dei farmaci e di cui nessuno ormai parla,perchè presi a litigare su chi abbia o meno diritto a far il farmacista.Di esempi illustri ne abbiamo tanti da seguire e a loro dovremmo guardare per migliorarci nella nostra professione.Quanti di noi hanno conservato la curiosità che contraddistingue solitamente i laureati in farmacia?quanti di noi hanno atrofizzato il loro sapere scientifico sacrificandolo alla logica della remunerazione e dei privilegi da mantenere???
Sperando che si torni presto a parlar di scienza e smetterla di far parlare le polemiche e le critiche.Che i titolari di farmacia si aprano al nuovo corso e che traggano spunti e stimoli dalla concorrenza per crescere di nuovo professionalmente!!!E ricominciare a fare i farmacisti,oltre che i commercianti..
dott. Alfonso Albano