Decreto Balduzzi: i primi emendamenti

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E’ già tempo di tagliando per il Decreto Balduzzi. Il lavoro di Barani e Turco, è stato presentato in Commissione e già si è eliminato l’articolo numero 1 “Esercizio dell’attività libero professionale intramuraria”, o meglio è stato messo da parte poiché il pidiellino Barani, e Livia Turco del Pd, relatori della Commissione, hanno incontrato la forte resistenza delle Regioni e una forte opposizione parlamentare, armata di centinaia di emendamenti a proposito della riforma della medicina territoriale. Quindi meglio aspettare tempi migliori o rivedere la questione. Il relatore Lucio Barani, finora noto ai più per le sue provocazioni da Sindaco di Aulla (con statue erette ai “martiri di tangentopoli”, tributi a Bettino Craxi, fondi comunali riservati alla chirurgia estetica per assessori…), aveva già dichiarato qualche giorno fa a Stefano Simoni in un’intervista comparsa su QuotidianoSanità: “ Sull’articolo uno secondo me il governo lo deve riformulare totalmente o altrimenti lo riformuleremo noi relatori perché tra le obiezioni delle regioni e l’alto numero di emendamenti presentati rischiamo di non finire in tempo. Con più di 150 emendamenti all’articolo uno e con le regioni che hanno detto “niet” dove andiamo? Meglio riscriverlo”. Il relatore non ha mai mancato di chiarezza e coraggio, e si era sbilanciato in una previsione su quanti saranno gli emendamenti raccolti: “Da un punto di vista quantitativo credo che tra quelli del relatore e quelli veramente migliorativi diciamo uno su dieci, massimo uno su dodici. Quindi alla fine non più di 50, 60 emendamenti saranno accolti”. I lavori continuano e le notizie si inseguono, tra le altre è giunta da poco l’informativa che segnala che ci sono state variazioni sugli articoli sull’intramoenia (art. 2) e sulla responsabilità professionale (art.3). Nella lunga notte la commissione Affari sociali della Camera ha votato e approvato gli emendamenti a questi due articoli. Per l’intramoenia il ritocco è stato necessario “al fine di garantire ai pazienti la massima trasparenza dei predetti importi  dovrà essere analiticamente descritta voce per voce la composizione all’interno del documento fiscale rilasciato al paziente”. L’obiettivo della variazione è chiaramente quello di esplicitare le “cifre che effettivamente vengono corrisposte al medico”. Il termine per la ricognizione degli spazi attualmente disponibili per l’intramoenia è stato spostato dal 30 novembre al 31 dicembre. Niente soglia minima di 12mila euro di fatturato per l’accesso alla convenzione per esercitare negli studi privati. Asl e ospedali, infine, dovranno corrispondere l’onorario al medico “entro 90 giorni” dall’avvenuto pagamento da parte del paziente. Aggiornamenti delle tariffe per le prestazioni sono all’orizzonte. Torna il limite di colpa grave per rispondere dei reati commessi dal medico se questo si è adeguato a linee guida e indicazioni e si prevede che siano i contratti a determinare l’entità della contribuzione per il fondo speciale. Copertura assicurativa obbligatoria per tutte le strutture pubbliche e private per responsabilità civile. Ma il susseguirsi di notizie non si arresta. Seguiremo con la massima attenzione.

 

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