Farmadays, un inizio folgorante

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Si è aperta alla Fiera di Verona la manifestazione Farmadays. Più di mille i farmacisti presenti alla prima giornata dei lavori, dedicata alla valutazione della farmacia che cambia, ai nuovi scenari e alla sostenibilità del sistema.

Oggi (sabato 6) alle ore 15 interviene ai lavori il ministro alla Salute Renato Balduzzi. Saranno presenti anche il Sindaco di Verona Flavio Tosi e l’Assessore regionale del Veneto Luca Coletto.

“Farmadays 2012 è un appuntamento al quale leghiamo molte aspettative. E molte aspettative portano con sé molte responsabilità”. Con queste parole Il presidente dell’Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti) Eugenio Leopardi ha dato inizio ad un evento ideato con l’ambizione di concorrere a cercare soluzioni, individuare e creare opportunità, costruire percorsi per lo sviluppo della farmacia.Nella prima giornata dei lavori, un avvincente confronto tra esperti del settore, moderati dal vicepresidente di Utifar Roberto Tobia, ha valutato i nuovi scenari che si aprono per la farmacia italiana, sottolineando i particolare il valore di servizio pubblico delle oltre 17mila farmacie presenti nel territorio del nostro Paese. Garantire la sostenibilità economica di questi esercizi risulta un fattore determinante per mantenere integri il sistema della distribuzione farmaceutica e il ruolo sociale della farmacia.

Nel pomeriggio, è stato affrontato il tema dei nuovi scenari con l’incontro “Quale modello di farmacia in una società che cambia”. E’ stata poi esaminata la situazione dei settori che compongono l’offerta della farmacia come la dermocosmesi, l’autoanalisi del sangue e i servizi, la fitoterapia, la prima infanzia, la galenica, l’omeopatia, l’alimentazione particolare la veterinaria, con un’attenzione particolare agli ausili per gli anziani. Oggi (sabato 6) si parlerà ancora di formazione del farmacista, in collaborazione con le università, e della gestione del post laurea, prima dell’incontro con il ministro della Salute.

Il presidente dell’Utifar, Eugenio Leopardi, ha ricordato come Farmadays non sia solo un congresso: “E’ innanzitutto un progetto costruito attorno alla farmacia, che rappresenta un servizio indispensabile e imprescindibile, un presidio sanitario di riferimento del quale il cittadino non può fare a meno. E non ne può fare a meno soprattutto quando, come accade in Italia, la farmacia è una realtà che si colloca ad altissimi livelli di inserimento nel tessuto sociale e assicura elevatissime capacità di servizio. Voglio dirlo anche qui: la nostra è la migliore farmacia d’Europa, ed è anche per questo che non possiamo consentire a nessuno di distruggerla”.

Oltre che il modello più efficiente in Europa, la farmacia italiana è anche il primo e più frequentato “sportello” di salute aperto sul territorio. Questo perché dedica una significativa porzione della sua attività a erogare servizi gratuiti (quantificabili in un valore di decine di miglia di euro ogni anno) estremamente preziosi pur se immateriali, come il counselling al paziente, riferito non solo alla corretta assunzione dei farmaci, ma a mille altre fattispecie sanitarie, igieniche, amministrative comunque legate alla sfera della salute. “La straordinaria mole di lavoro che svolgiamo a tutela della salute dei pazienti, con un ingente impiego di tempo e risorse – ha ribadito Leopardi – è una specie di fiume carsico che probabilmente non siamo ancora riusciti a portare in superficie. Per questo, probabilmente, molti politici non lo vedono”.

La difesa del ruolo della farmacia e del farmacista non può che passare attraverso il potenziamento della professionalità. Eugenio Leopardi ha poi rilevato il fatto che, in tutto il mondo, l’eccesso di liberismo economico non è mai considerato una risposta valida al bisogno di salute delle persone.

La spirito che ha portato Utifar ad ideare Farmadays è stata riassunta dal presidente Leopardi nell’impegno alla sostenibilità del sistema, che al di la di ogni possibile considerazione, deve passare attraverso il rientro di tutti i farmaci in farmacia come strumento di risparmio. Ma anche nella formazione universitaria e post laurea dei professionisti e, infine, nello sviluppo degli otto settori merceologici che, accanto al farmaco, sostanziano il valore della farmacia.

I lavori proseguono domani (domenica 7) con una tavola rotondo sul “Ruolo sociale della farmacia e le attese del cittadino”.

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