Mentre in Italia ancora si cerca una soluzione al fenomeno delle carenze di magazzino, in Francia il problema, in crescita preoccupante, è stato finalmente affrontato in maniera ufficiale e si spera risolutiva. Lo scorso 1° ottobre è stato, infatti, pubblicato l’atteso decreto che detta contromisure specifiche per le rotture di stock. Quali i punti nodali del testo?
In primo luogo una definizione chiara della carenza di approvvigionamento, intesa come “l’incapacità per una farmacia aperta al pubblico di dispensare un farmaco al proprio paziente in un lasso di tempo di 72 ore”. Questa definizione stabilisce quindi una volta per tutte e con chiarezza i tempi di intervento in relazione a carenza di farmaci. Da qui, l’obbligo di istituire centri dedicati all’interno delle industrie, che si prendano carico di avvisare tempestivamente le farmacie e i farmacisti responsabili dei magazzini delle carenze in atto e, al contempo, possano gestire le richieste nel minor tempo possibile.Ma non è tutto. Il decreto, infatti, stabilisce anche gli obblighi e le relazioni tra centri, Agenzia regionale sanitaria, Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco e grossisti, tutti attori cardine nella prevenzione delle carenze di magazzino. Da parte sua, la Csrp (Camera sindacale della ripartizione farmaceutica), pur prendendo atto dei notevoli passi avanti compiuti grazie al decreto, chiede un ulteriore sforzo alle istituzioni per istituire un dispositivo di approvvigionamento d’emergenza.