Invitiamo tutti i farmacisti a leggere il documento dell’Aifa con il quale vengono rimesse in discussione le proposte di Federfarma e dei distributori intermedi circa la nuova remunerazione. Vi invitiamo in particolar modo a fare attenzione alla tabellina presente nella penultima pagina.
Per valutare l’impatto delle misure proposte vi invitiamo a simulare l’applicazione di tali misure sui dati delle vostre farmacie; dobbiamo anche noi fare i conteggi ma, sperando di sbagliare, riteniamo che i margini per la farmacia si ridurranno.
Ecco i nostri primi commenti e valutazioni sulla proposta AIFA
- Anche le vendite a pagamento subiscono la revisione del margine e si sganciano quasi completamente dal valore del bene.
- Rimane una quota percentuale sul prezzo di vendita del solo 2,2% in quanto lo sconto viene calcolato sul prezzo di cessione del farmaco e non sul prezzo al pubblico.
- Il prezzo al pubblico scende.
- In pratica vengono estesi al pubblico gli attuali sconti riservati all’SSN.
- Una percentuale così bassa sul valore dei beni ceduti (2,2%) viene parzialmente riassorbita dai payback.
- Si parla di estensione dei vincoli di trasmissione dati.
- Alle farmacie rurali e sotto soglia di fatturato non viene riconosciuto un maggior margine, tale da compensare gli attuali minori sconti che riversavano al SSN.
- E lo 0,90% come viene considerato?
- Questa revisione è temporanea o rischia di essere definitiva negli anni?
Seguiranno, appena possibile, altri commenti.
Franco Caprino
E’ giunta l’ora che la remunerazione del farmacista venga sganciata dal valore del bene farmaco. E’ giunto il momento di trovare un’alternativa al continuo calo della redditività della farmacia, dovuto al continuo calo dei prezzi dei farmaci SSN. Il modo, è quello di puntare sui servizi e su una giusta remunerazione di essi, ma anche quello di riesumare l’antica arte galenica che ha sempre reso e rende il farmacista unico ed apprezzato dalla gente. Oggi più che mai bisogna dimostrare che la figura del farmacista è insostituibile, puntando sulla professionalità, che in alcuni momenti è venuta a mancare. L’avvento della mutua ha fatto sì che il farmacista diventasse una sorta di distributore automatico. Inoltre la maggior parte dei Farmacisti, soprattutto i titolari di vecchia generazione sono refrattari a qualsiasi forma di cambiamento, e cercano ancora oggi, di mantenere strenuamente lo status quo. Questi pur di proteggere il valore della licenza e di mantenere rendite di posizione porteranno il sistema farmacia al collasso, perchè saranno gli altri (il Governo) a prendere decisioni al posto loro, portando così alla mercificazione del bene farmaco,cosa che per altro sta già avvenendo.