Un miliardo e mezzo di tagli alla Sanità: sarà il colpo finale?

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“La sanità ha già dato, e il paventato taglio di oltre un miliardo sarebbe un colpo inaudito per il Ssn oltreché incoerente con i recenti provvedimenti del Governo. Se fossero confermate queste indiscrezioni sarebbe meglio accantonare i lavori del decreto perché è evidente che per colpa dei tagli sarebbe impossibile riorganizzare la medicina territoriale e garantire una continuità assistenziale h24 per tutta le settimana su tutto il territorio nazionale, né si potrebbero evitare gli errori in campo medico e promuovere maggiore sicurezza per i pazienti, per non parlare dell’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Senza questi aspetti il decreto sarebbe di fatto svuotato. Tanto vale allora interromperne la discussione”. Una “bomba” di dichiarazione. Sopratutto se si considera che la voce che ha esposto queste parole è quella di Livia Turco, PD,  relatrice in Commissione Affari Sociali della Camera per il Decreto Balduzzi. In sostanza: proprio chi ha lavorato maggiormente all’approvazione e alle correzioni del Decreto, comincia a pensare che sia inutile fare un Decreto se già si pensa di tagliare ancora la Sanità. Se l’intenzione è quella di massacrare la Sanità, non serve a nulla fabbricare un noioso decreto: basta continuare a dar colpi di forbici a destra e a manca e la Sanità morrà. Almeno questo è quello che emerge dalle dichiarazioni di diversi esponenti del PD, tra cui Ignazio Marino che non ha mancato di sottolineare, in maniera polemica ed un po’ “retrò”: “Se il Governo vuole percorrere la strada già progettata in passato da Silvio Berlusconi e distruggere il Servizio Sanitario Nazionale fino ad arrivare ad una sanità privata sul modello americano, lo dica chiaramente. I cittadini non ne possono più e il Paese non lo accetterà”. Il lato retrò è quello di nominare Berlusconi in ogni dichiarazione, che si rifà ad una tradizione del PD di qualche tempo fa. Ma le dichiarazioni di Marino sono davvero forti, e possiamo dire, almeno dai nostri riscontri, largamente condivise. Per adesso non sappiamo con certezza se ci saranno nuovi tagli, quindi stiamo semplicemente facendo speculazioni, ma se ne hanno parlato Marino e Turco, evidentemente nell’aria qualcosa c’è. E’ difficile capire la direzione in cui si sta muovendo la Sanità italiana; in questo ci uniamo alle parole di Marino: è possibile sapere qual’è l’intenzione finale? Su che riva è diretto questo traghetto che porta la Sanità verso il futuro? Non per fare ostruzionismo o stendere tappeti rossi, ma per poter essere preparati con un minimo di anticipo a quello che ci aspetta. Ci sembra una richiesta non tanto folle: andiamo verso un modello Inglese? Americano? Tedesco? Giavanese?

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