MNLF: le ventimila firme per la rivoluzione


Il Movimento nazionale liberi farmacisti, una delle organizzazioni che rappresentano i farmacisti dipendenti ha lanciato da qualche tempo un’iniziativa che sembra riscuotere un successo davvero notevole. Secondo MNLF la raccolta firme che è cominciata quasi un anno fa con il titolo “Farmacista cambia contratto” avrebbe raggiunto in questi giorni le ventimila firme, o per lo meno manca davvero poco a quella simbolica cifra tonda. Un traguardo davvero notevole se confermato. Gli organizzatori hanno cominciato a riflettere sul successo conseguito: “Non è stato facile; molti avevano paura di comparire, difatti solo il  10/15 percento delle firme provengono dalla petizione on-line dove i nominativi sono pubblici, la stragrande maggioranza ha firmato su apposito modulo cartaceo”. Il messaggio, che ha guidato questa campagna, come un faro nella notte, e che ha riunito così tante firme attorno a questa iniziativa, era stato lanciato da Mnlf e si riassumeva in una richiesta fondamentale agli organi competenti: “(MNLF a nome dei farmacisti dipendenti chiede che, ndr) il proprio Contratto Nazionale di Lavoro di dipendente di farmacia privata venga spostato dal settore COMMERCIO a quello applicato al personale laureato in ambito SANITARIO equipollente”. Una richiesta chiara, semplice e al contempo rivoluzionaria. Mnlf nella valutazione del successo riscosso non perde l’occasione per cercare di portare dalla propria parte anche i Titolari di farmacia: “Questa iniziativa dovrebbe trovare anche il favore dei titolari di farmacia che da tempo rivendicano un maggiore ruolo sanitario delle farmacie. Coerenza vuole che tale ruolo parta proprio dal riconoscimento di un diverso contratto per i propri dipendenti, altrimenti sarebbe veramente difficile spiegare come possa coesistere una vocazione alla tutela della salute con un contratto legato al commercio. Se l’attività prevalente di un farmacista è quella di suggerire i miglior percorsi di tutela della salute, questa attività deve essere inquadrata in un diverso contratto che ne riconosca l’elevato contributo qualitativo e di conseguenza adegui anche il corrispettivo economico percepito, corrispettivo oggi tra i più bassi in Europa”. Soldi. Ma non solo. Ora bisognerà vedere l’utilizzo che MNLF potrà fare di queste ventimila firme, che sembrano diventare uno strumento importante, una leva capace di sollevare grandi pesi. Seguiremo gli sviluppi con grande attenzione.


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